Arte pubblica a Peccioli

Visitare Peccioli per conoscere un modello d’intervento in grado di unire arte contemporanea, tessuto urbano e potenziale simbolico della tradizione.

Primo attore di questa performance realizzativa: l’amministrazione pubblica. Obiettivo dichiarato: la ricerca di una possibile cultura dell’abitare o l’ancoraggio a un nuovo contesto locale. Un target non fatto dal pubblico dell’arte, ma dagli abitanti, dai turisti. 
Nel tempo si sono succeduti curatori, artisti, una pluralità di progetti, differenti pratiche operative, ma tutto secondo una strategia unitaria e condivisa ben oltre la singola opera, scendendo nelle strade, invadendo lo spazio urbano, creando servizi per gli utenti e raccontando un luogo e i suoi abitanti.

dal sito peccioli.net

In questo piccolo comune della Toscana è stata realizzata un’operazione di arte pubblica; il concetto è stato quello di invitare gli artisti a confrontarsi con luoghi, storie, paesaggi, per opere che tenessero conto di tale contesto. Si è superata la separazione strutturale tra produzione e ricezione; creando un museo diffuso con istallazioni espressamente pensate e realizzate per il territorio.

Ultimo esempio quanto realizzato nel paese di Ghizzano qui l’intervento di David Tremlett è nato durante una passeggiata che l’artista ha effettuato per le vie del paese. Una di queste in particolare, la Via di Mezzo, per il carattere anonimo che la contraddistingue rispetto alla bellezza del paesaggio da cui è circondata, attira la sua attenzione. È una prima sensazione ma facendo leva su quella, l’artista, che ha già realizzato un imponente lavoro in zona (presso la discarica di Legoli, 2018), sviluppa un progetto che prevede una serie di wall drawings da effettuare sulle facciate delle case. Dall’osservazione delle morbide colline che circondano il paese si determina la scelta dei colori, marrone e verde. Una strategia che renderà il passaggio dalla dimensione naturale a quella urbana meno netto e che legherà maggiormente Ghizzano al territorio circostante.

“Per quanto mi riguarda – quindi analizzando la situazione con l’ottica di un artista – era importante che si riuscisse ad avere la percezione della strada come un’unica unità, un’unica strada, dall’inizio alla fine. Per questo l’uso di un solo colore per ogni lato della strada avrebbe garantito la sensazione di una sequenza, dal chiaro allo scuro e viceversa.
Ho deciso di utilizzare per un lato della strada il verde (per le superfici della maggior parte della case), anche se non è il colore tipico con cui sono dipinti i muri delle case, perché mi piaceva l’idea di portare un po’ del paesaggio circostante all’interno della strada. Per quanto riguarda l’altro lato, dove ci sono meno case su cui poter intervenire per via della presenza di larghe pozioni di muri realizzati con i mattoni, ho deciso di utilizzare il marrone come colore predominante. Il mutare dal chiaro allo scuro della tonalità di colore può essere interpretato in diversi modi ma servirà soprattutto a rafforzare questa sensazione del ‘passaggio attraverso’ e a meglio percepire la bellezza della Via di Mezzo.
” (David Tremlett)

Tuttofuoco

Cosi come Tremlet anche Patrik Tuttofuoco a realizzato il proprio lavoro in sinergia con il territorio, si tratta di tre lavori con un unico titolo, Elevatio corpus, disposti in alcuni punti nevralgici. Le sculture si riferiscono a un ciclo di affreschi di Benozzo Gozzoli che in queste zone è stato attivo in un momento particolare della sua vita. I fatti risalgono al 1479 quando la peste costrinse l’artista che stava lavorando a Pisa, a trasferirsi con tutta la famiglia a Legoli, a pochi chilometri da Ghizzano, dove esegue la decorazione di un tabernacolo. Da alcuni dettagli dei personaggi raffigurati da Benozzo – San Sebastiano, San Michele e San Giovanni – Tuttofuoco trae spunto per le sue sculture realizzate con materiali diversi come marmo, neon e ferro.

I cittadini di Ghizzano hanno condiviso questo i percorsi di arte contemporanea attivati nel proprio paese tramite assemblee pubbliche. Un passaggio decisivo e indispensabile affinché ci fosse il consenso da parte della comunità che in questo modo ha fatto proprie queste opere, offrendo loro un contenitore accogliente e divenendo in un certo senso co-generatrice della loro presenza.

per ulteriori info e approfondimenti https://www.peccioli.net/arte-contemporanea/

foto dal sito piccioli.net

Di PF, Redazione PiuVolume