Una riflessione sulla rappresentazione scultorea femminile

L’Associazione MiRiconosci, a partire dal 2020 si interessa di come le istituzioni hanno rappresentato e tuttora rappresentano i soggetti femminili.

In Italia, il numero è straordinariamente basso, come recentemente portato all’attenzione dei giornali quando è stato inaugurato a Milano il monumento a Cristina Trivulzio di Belgiojoso. Primo giunto a nel capoluogo lombardo a fronte dei 125 che rappresentano uomini.

I monumenti a tutto tondo e le statue che abbiamo considerato all’interno dell’indagine sono quelli dedicati a donne realmente vissute, a personaggi letterari o leggendari e a figure anonime collettive che si trovano in spazi pubblici come piazze, giardini e strade. Abbiamo escluso le figure allegoriche come la Patria o la Vittoria, le figure mitologiche come Venere, la Madonna e le statue che si trovano in cortili privati e pubblici (anche di scuole e ospedali) e cimiteri. Oggetto dell’indagine è, dunque, quello che è stato sicuramente commissionato, o almeno avallato, dalle pubbliche amministrazioni e visibile a chi cammina per le strade.

Le opere raccolte e censite sono in totale 171, sparse in tutto il Paese. A queste si aggiungono altre 32 statue pubbliche che abbiamo voluto considerare perché attinenti. I dati sono stati raccolti attraverso le segnalazioni arrivate tramite il nostro questionario “Indagine sui monumenti pubblici femminili“, integrate dalle ricerche che abbiamo portato avanti nell’ultimo anno, da ricerche sui dati strutturati Wikimedia e dallo spoglio sistematico dei siti dedicati ai monumenti Chi era costui?, Statues – Hither and Thither e Pietre della Memoria.

dal sito miriconosci.it
dal sito miriconosci

Ma come si legge nell’interessante documento, non è solo un tema legato ai numeri.

La Spigolatrice di Sapri

Senza scomodare la Spigolatrice di Sapri, c’è un tema di qualità della rappresentatività, solo il 17% di questo esiguo numero è raffigurato per meriti intellettuali e spesso anche dove accade vi è enfasi eccessiva su dettagli leziosi o su bellezza e giovinezza. La sopracitata statua a Cristina Trivulzi o di Belgiojoso è l’ultima di una lunga serie: lo sguardo di chi osserva è catturato dalle balze della ricchissima gonna, dalla postura sofisticata e dalla bellezza di una ragazza neanche ventenne, mentre Trivulzio di Belgiojoso morì a 63 anni e l’impegno sociale e patriottico per cui è ricordata si colloca negli anni della sua maturità.

dal sito miriconosci

Sul sito oltre alla mappatura trovate anche info sull’associazione MiRiconosci, sulla sua storia e sulle sue battaglie.

redazione PiùVolume