Il futuro della performance in Europa in 19 progetti

Selezionati 19 progetti per Perfom Europe. Progetti che avranno il compito di rappresentare le arti performative europee. Ripensandole in un modo più inclusivo, sostenibile ed equilibrato, nei 40 paesi di Creative Europe e nel Regno Unito.

Tra le 1327 candidature individuali presentate, l’articolato processo di selezione ha via via individuato i progetti più importanti che riceveranno una quota di supporto per testare i loro modelli fino alla fine di giugno 2022.
Una rappresentanza di tutti gli angoli dell’Europa e del Regno Unito; da Cipro alla Finlandia, dall’Irlanda alla Serbia, Portogallo in Ucraina.

Le azioni artistiche arriveranno fin nelle aree rurali, coinvolgendo artisti e partecipanti locali, per potenziare le voci di artisti e comunità migranti. Verrà utilizzato il viaggio lento come cornice per creare e mostrare opere, ridurre le pratiche ad alta intensità di carbonio.

Ed ancora colmare il divario tra pubblico e artisti con disabilità, utilizzare la tecnologia per coinvolgere le comunità, portare il lavoro artistico in nuovi luoghi utilizzando app e realtà virtuale, promuovere iniziative queer, femministe, migranti.

Tra i 19 che trovate qui ci piace parlarvi di

we should all be dreaming

“We Should All Be Dreaming” che si concentra sul potenziale radicale del sogno come pratica riparatrice e sovversiva. E custodisce una implicita raccomandazione: dovremmo tutti sognare sogni utopici radicali di futuri comuni.

Il progetto sipone a metà tra un think tank collettivo, un raduno coreografico, una performance e una conferenza. I partecipanti sono semplicemente invitati a trascorrere del tempo insieme, ascoltare insieme e sognare insieme.
WSABD è una collaborazione tra la coreografa Sonya Lindfors e la scrittrice e attivista Maryan Abdulkarim, entrambe interessate alle pratiche radicali utopiche e decoloniali. Sarà presentato presso:

1. Rosendal Teater – Trondheim Rosendal International Theatre, Norway

2. CODA Dance Festival CODA Oslo International Dance Festival, Norway

3. Oyoun Oyoun Kultur NeuDenken gUG, Germany

4. LIFT Festival LIFT Festival, UK

5. Fest en Fest Independent Dance/Roots and Shoots, UK

“The Polarity Party” è invece un evento pubblico immersivo che utilizza il movimento, i sensi e il dialogo per consentire un processo di pensiero collettivo volto ad affrontare sfide che sono fondamentali nelle nostre società, ad esempio la polarizzazione. I partecipanti (max 120) entreranno in un campo d’azione in cui coreografia e impegno conflittuale si incontrano. Questo evento è modellato da processi creativi collettivi, in linea con altre pratiche volte a creare società più giuste, sicure e connesse, attraverso la giustizia riparativa.
Cercare una comprensione comune e un accordo per riparare il danno o il male e raggiungere la giustizia.
Sarà presentato presso:

1. Bucharest Fringe Festival [also digitally] ASTRO – TEATRUL.RO Association, Romania

2. Conference of the European Forum for Restorative Justice EFRJ – European Forum for Restorative Justice, presented in Italy

3. Malta Festival Poznań Malta Foundation, Poland

Ed ancora “Cities by Night Across Borders” di Valentina Medda, un lavoro partecipativo che si occupa della percezione del pericolo da parte delle donne nell’ambiente urbano. Il progetto, partecipativo e specificamente concepito per ogni città, colma il divario tra le istituzioni artistiche e le comunità circostanti attraverso il coinvolgimento di donne locali che sono rappresentative di un’ampia fascia demografica.
Sarà presentato presso:

1. Bergamo by Night ORLANDO Festival (Associazione Culturale Immaginare Orlando APS), Italy

2. Pristina by Night FemArt Festival (ARTPOLIS), Kosovo

3. Trondheim by Night Rosendal International Theatre, Norway

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Di redazione PiuVolume