Impegno e umorismo, Turner Prize 2021

Assegnato uno tra i premi più importanti di arte contemporanea, il Turner Prize. La giuria presieduta da Alex Farquharson, direttore della Tate Britain, ha premiato l’Array Collective poiché come si legge nelle motivazioni:

Portano un senso di luce, speranza e di umorismo, nelle proteste a favore dei diritti sociali. Suggerendo una via d’uscita o un passo avanti in un contesto molto serio.

Con riferimento quindi alle annose vicende che hanno coinvolto e coinvolgono l’Irlanda del Nord – dove il collettivo principalmente opera dal 2016-

La loro intenzione è quella di destrutturare le idee dominanti sull’identità etnico-religiosa nell’Irlanda del Nord. Mettono in pratica questo concetto operando vicino alle comunità e portando l’arte nelle strade e nelle piazze, unendosi alle stesse proteste e ai cortei. E’ questo il tema di Artists Make Change, il loro ultimo progetto che esplora il ruolo dell’artista nella società e sostiene come gli artisti e gli organizzatori dell’arte possano lavorare efficacemente per il cambiamento.

Istallazione di Array Collective

Quest’anno i finalisti sono stati cinque gruppi artistici tutti impegnati a livello sociale e attenti ai cambiamenti. Si tratta, oltre ai vincitori, dei

Black Obsidian Sound System (B.O.S.S.) costituito nell’estate del 2018 a Londra, segue le eredità della cultura del sound system con l’intenzione di riunire una comunità di neri queer, trans, persone di colore coinvolte nell’arte, nel suono e nell’attivismo radicale. Il gruppo di 18 artisti londinesi mette in scena serate in discoteca e installazioni, attualmente un’installazione audiovisiva è esposta alla Biennale di Liverpool. Commissionata dal FACT Liverpool, l’installazione è un ambiente immersivo, che combina film, luce, suono, scultura e attraverso immagini d’archivio, riflette sui modi in cui i gruppi emarginati hanno sviluppato metodi per riunirsi contro la repressione e la discriminazione nel Regno Unito – posizionando la cultura del suono come spazio di forza collettiva e di incontro.

Ge ntle/Radical è un progetto gestito da artisti di base a Cardiff nel Galles che puntano sul cambiamento partendo dalla cultura collegando comunità, politica, spiritualità e giustizia sociale. Il gruppo mira a portare l’arte alle porte delle famiglie povere della città.

Project Art Works è un collettivo di artisti e attivisti neurodiversi (con patologie come l’autismo), con sede a Hastings, con programmi che si evolvono attraverso la pratica creativa e sono indirizzati alla sensibilizzazione nei settori culturali e di cura, promuovendo una rappresentazione più diversificata. Il collettivo presenterà il lavoro nella prossima edizione ne 2022 di Documenta a Kassel, in Germania, curata dal collettivo indonesiano ruangrupa.

Ed infine i Cooking Sections duo londinese fondato nel 2013 da Daniel Fernández Pascual e Alon Schwabe -gruppo del quale abbiamo parlato anche noi di PiuVolume in diversi articoli- che esamina i sistemi che organizzano il mondo attraverso il cibo. Nella loro pratica artistica utilizzano installazioni, performance e video. Esplorano i confini che si sovrappongono tra arte, architettura, ecologia e geopolitica.

Le opere dei finalisti, appositamente prodotte per l’occasione, sono in mostra nella Herbert Art Gallery and Museum di Coventry fino al 12 gennaio 2022.

di redazione