Letteratura, cinema e musica per riflettere sull’ambiente

E’ “Il Pianeta racconta” il festival che attraverso le arti riflette sui temi dell’ambiente e della sostenibilità. A Roma presso lo Spazio Scena di via degli Orti d’Alimbert 1.

Cinema, la Musica e la Letteratura come forme espressive usate in modo critico, per una maggiore condivisione e sensibilizzazione. 

Il progetto si distende dal 10 al 23 dicembre con eventi dedicati appunto al Pianeta Terra, grazie a un viaggio multidisciplinare (Cinema, Letteratura) che avrà per protagonista la Natura, sottolineando anche l’importanza delle Energie Pulite e  Rinnovabili.

Previsti momenti di approfondimento e partecipazione con l’intervento di  alcuni prestigiosi esperti. Il programma visibile qui è ricco di incontri ed eventi per stimolare delle scelte responsabili partendo dal proprio quotidiano, in collaborazione con importanti protagonisti del mondo del green tra cui GreenpeaceLegambienteMareVivoUnesco GiovaniFondazione Ecosistemi

Tra i numerosi appuntamenti vi segnaliamo la giornata del 21 dicembre ore 19,30 ad ingresso libero L’isola di Calvino.

Regia: Roberto Giannarelli  | Genere: Documentario | Anno: 2006 | Durata: 60′ | Paese: Italia

Un viaggio nelle radici e nella formazione di Italo Calvino, raccontato attraverso i luoghi calviniani e le testimonianze di amici come Caridad Quesada Bernal (figlia di El Cubano, collaboratore di Mario Calvino), Libereso Gugliemi (giardiniere di Villa Meridiana, casa dei Calvino a San Remo), Helio Orovio (musicologo, giornalista, poeta e scrittore cubano), G.B. Pigati (compagno di scuola di Calvino), Emanuele Luzzati, Renzo Piano, Eugenio Scalfari, Gore Vidal e Inge Feltrinelli.

a seguire, sempre ad ingresso libero, ore 21,30 la Cordigliera dei Sogni

Regia: Patricio Guzmán | Anno: 2019 | Durata: 85’ | Paese: Cile, Francia 

L’esplorazione del territorio va di pari passo con l’esplorazione nella storia, per svelare l’anima più profonda del Cile. Proprio come ci ha abituati Guzmán. Nel documentario, presentato quest’anno al Festival di Cannes, le alte cime della cordigliera si caricano di una moltitudine di significati simbolici, spesso contraddittori, stratificati come la roccia. La poesia visiva del paesaggio si sovrappone alle testimonianze dei cittadini cileni, che rivivono i loro ricordi della dittatura di Pinochet. Una nostalgia, un senso di frustrazione schiacciante che non affligge solo il popolo cileno ma anche la sua Cordigliera, le voci umane si fondono con quella silente della roccia, in un commovente grido di avvertimento alle nuove generazioni, affinché non si rassegnino mai.

di redazione PiuVolume