Un murales per riflettere sul colonialismo italiano

L’opera di Kentridge, “Triumphs And Laments”, sul lungotevere con i suoi fregi alti 10 metri e lunghi 500, realizzata dall’artista artista sud africano senza l’uso di vernici o di pittura, ma solo con la rimozione selettiva (con idropulitura) della patina biologica accumulatasi sui muraglioni di travertino nel corso degli anni è come previsto scomparsa.

Al suo posto il 9 ottobre è stata presenta l’opera che la sostituirà: il progetto Witnesses dell’artista brasiliana Maria Thereza Alvez.

La proposta presentata da Maria Theresa Alves si inserisce in un dibattito ampio e internazionale che è quello del Post colonialismo, e manifesta sia una buona conoscenza della città e del suo fiume sia una ottima capacità interpretativa”.

L’opera esprime uno slancio poetico, riesce a rendere manifeste storie nascoste e grazie al passaggio ad una scala macro permette di vedere qualcosa che è appena visibile, esprimendo nel contempo in maniera forte ma gentile un punto di vista, e può arrivare a stimolare un fertile dibattito sui temi trattati”. .

La curatrice Sonia D’Alto.

Si tratta, infatti, di un murale lungo il muraglione di travertino del Tevere che presenta le immagini delle piante che si trovano oggi in Italia e che provengono da Libia, Eritrea, Somalia ed Etiopia, ex colonie italiane per far riflettere non solo sul colonialismo italiano, ma anche sulla storia delle migrazioni in generale

L’opera scelta all’unanimità a seguito della call, Call for project “Oltre Triumphs And Laments” finalizzata a promuovere un progetto artistico che andrà collocato nel medesimo sito del fregio di Kentridge.

Fautori del percorso TEVERETERNO FONDAZIONE LA QUADRIENNALE DI ROMA. I cui rispettivi presidenti: “Con l’obiettivo di proseguire la straordinaria narrazione avviata con l’opera di Kentridge – spiega Gianni Squitieri, Presidente dell’Associazione Tevereterno onlus – ora che, come previsto, l’opera si è dissolta, Tevereterno e La Quadriennale vogliono promuovere con una nuova opera una riflessione sul futuro dello spazio pubblico urbano-fluviale di Roma compreso tra ponte Sisto e ponte Mazzini, denominato Piazza Tevere”. Aggiunge Umberto Croppi, Presidente de La Quadriennale, “Il risultato della Call for project ‘Oltre Triumphs and Laments’, promossa da Quadriennale e Associazione Tevereterno, è la testimonianza di un momento di grande vitalità dell’arte contemporanea nella nostra città, considerata anche la grande qualità delle proposte e il contesto in cui l’iniziativa si pone”.

Sabato 9 a partire dalle 14:30, si svolgerà una passeggiata per esplorare i percorsi dell’acqua che disegnano la collina del Gianicolo fino al Tevere. Un percorso attraverso luoghi nascosti ma rappresentativi della bellezza di Roma, che nasce dalla felice e ormai consolidata collaborazione tra Tevereterno Onlus, l’Orto Botanico di Roma, l’Accademia dei Lincei e la Sovrintendenza Capitolina. Con partenza dalla Fontana dell’Acqua Paola, attraverso il Museo Orto Botanico di Roma (passando per la Scalinata degli 11 Zampilli, la Fontana dei Tritoni e l’Aranciera) si scenderà a valle fino al fiume attraversando i giardini di Palazzo Corsini e della Villa Farnesina. L’itinerario, scandito da soste ricche di racconti, che culminerà a Piazza Tevere, dove prese inizio l’opera – ormai dissolta – dell’artista William Kentridge “Triumphs and Laments”. Al termine della passeggiata, alle ore 17 sarà presentato il progetto vincitore Witnesses dell’artista brasiliana Maria Thereza Alvez, curato da Sonia D’Alto. La giornata si concluderà con un commento sonoro della sassofonista Danielle Di Majo.

La diretta dell’evento di presentazione a Piazza Tevere sarà trasmessa su Facebook dal link: www.facebook.com/Tevereterno

LUOGHI
via Garibaldi 30 arrivo a Piazza Tevere, tratto del fiume Tevere tra Ponte Sisto e Ponte Mazzini (banchina destra).

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di redazione piuvolume