Raccontare con l’arte il Medio Oriente

“Unconquered Spirits” è una mostra online – da oggi al 1 giugno -realizzata tramite Sumac Space, piattaforma dedicata all’arte contemporanea del Medio Oriente, che in questo nuovo appuntamento riflette su discriminazione, violenza e abuso di potere.

Cosa dicono gli eventi dimenticati, sottorappresentati della scrittura storica e della politica della vita quotidiana?

Come tracciare i ricordi personali e collettivi; gli oggetti mancanti, le storie non raccontate?

Come si legge nella presentazione del progetto della mostra, a cura di Didem Yazıcıle, le opere che la compongono meditano su questi temi. E finiscono per mostrare come le strutture di potere spesso nascondono discriminazione e violenza. Gli artisti sono 6 donne e 3 uomini: Noor Abuarafeh, Ulf Aminde, James Gregory Atkinson, Hanan Benammar, Mustafa Emin Büyükcoşkun, Cansu Çakar, Istihar Kalach, Rojünda Tuğrul e ÜÜğrul.


«Le opere degli artisti Noor Abuarafeh, Rojda Tuğrul e Ülkü Süngün si svolgono tutte in luoghi e storie specifiche e si occupano di questioni sotto-rappresentate. Ognuno dei tre artisti si concentra su storie particolari nelle città con cui hanno un legame personale – Gerusalemme, Batman (Hasankeyf) e Stoccarda – e ognuno di loro si basa sulle proprie curiosità individuali guidate da argomenti trascurati. Nelle opere video Power Balance (2012) di James Gregory Atkinson e Body,Theory, Poetics (2018) di Ulf Aminde, entrambi gli artisti affrontano il tema delle strutture di potere sociale, ed entrambi hanno scelto di usare il proprio corpo in modi diversi. Coinvolgendo direttamente i loro corpi, le opere alla fine diventano più personali e più feroci».

La curatrice Didem Yazıcı su exibart.com

Come dicevamo la mostra è fruibile su Sumac Space, una piattaforma dedicata alle pratiche artistiche del Medio Oriente, con l’intento di dare visibilità alla sua scena artistica contemporanea. L’idea è di Davood Madadpoor ​​e Katharina Ehrl.

L’idea del Sumac Space ha preso corpo lo scorso anno, prima dell’attuale blocco globale della pandemia. Durante il coprifuoco abbiamo avuto l’opportunità di ripensare a come utilizzare il World Wide Web per il più ampio sistema dell’arte, e non solo come strumento per il mercato dell’arte. Utilizzando i canali di comunicazione esistenti e disponibili, riteniamo che ci siano nuove strade da esplorare, per presentare spazi espositivi di arte pubblica che coinvolgeranno visitatori e partecipanti in conversazioni e dialoghi significativi.

Offriamo una piattaforma neutrale per le mostre. Non siamo politici né prendiamo posizioni politiche. Gli artisti si esprimono in modo diverso, in una varietà di formati e mezzi. Crediamo che sia importante offrire all’attuale generazione di artisti mediorientali maggiori opportunità di essere visti e ascoltati, in modo che possano essere inclusi nel mondo dell’arte internazionale.

Davood Madadpoor ​​e Katharina Ehrl su CultureFuture.net

per tutte le info e visitare la mostra vai su sumac.space

Pics, dal sito sumacspace e copertina dalla pagina Facebook sumacspace.

di redazione PiuVolume