Cucina radicale: arte, ambiente e bassa marea

Pranzo di Natale? Fatevi ispirare dai Cooking Sections! Stupite amici e parenti con un menù Climavore.

Se non avete idea di cosa sia il 29 novembre potete recarvi presso la AA, indipendent school of architecture di Londra,  e assistere alla loro lettura performance.

Qui il duo Daniel Fernandez Pascual e Alon Schwabe, in arte Cooking Sections, ci racconterà di come attraverso il cibo riesca  a elaborare pratiche che finiscono per sovrapporre arti visive, architettura e geopolitica. Delle loro istallazioni site specific, focalizzate sugli ingredienti abitualmente usati in cucina, dell’impatto che la produzione di tali ingredienti genera sull’ambiente e del loro conseguente invito ad una vita più consapevole.

Il loro principale progetto Climavore – partito nel 2015 in Scozia nell’isola di Skye – dà per superato l’abituale ciclo delle stagioni diviso in primavera-estate-autunno-inverno,  ripensa la costruzione di spazi e infrastrutture capaci di adattarsi al cambiamento climatico e alla nuova dieta che questo comporta. Se passate da quelle parti durante la bassa marea avrete la possibilità sedervi allo speciale tavolo da loro creato. Qui avrete l’occasione di degustare gratuitamente un pranzo con un menù a base alghe, ostriche, vongole e cozze.  Ma affrettatevi perché quando la marea sale il tavolo e le sedute magicamente scompaiono diventando una casa per crostacei.

Dei Coking Sections  ne sanno qualcosa a Palermo, qui durante “Manifesta  12“, il duo di cucina radicale ha proposto dei pranzi al sacco con prodotti realizzati attraverso le tecniche di agricoltura siciliane che consentivano la produzione anche in assenza di acqua. Nel “secco al sacco” si poteva trovare: pizza a base di moringa, capperi, pomodoro siccagno, bevande a base di melograno e chinotto, ed anche un bel gelato a base di farina di carrube.

Segnate la data, nuove stagioni di produzione di cibo sono apparsi; ricordando che si tratta di processi discontinui e non sequenzialmente ripetitivi, è tempo di aggiornare radicalmente i nostri menù: immaginarli come proposte di progetti sempre in divenire.

By: Pierpaolo Fabrizio