Un modello curatoriale aperto e decentralizzato a New York City

Pubblicati i nomi della prossima stagione di mostre della apexart. Si tratta di un progetto curatoriale partecipato di cui abbiamo parlato lo scorso anno. Alla call che hanno risposto 472 proposte queste sono state valutate da una giuria internazionale di quasi 700 giurati provenienti da molte discipline. Rappresentati 74 paesi e numerosi singoli individui, 24 corsi universitari internazionali hanno incluso la valutazione come parte del loro programma di studi. Ai giurati è stato chiesto di leggere almeno 50 proposte anonime. Sono stati espressi oltre 21.000 voti per determinare le cinque proposte vincenti che diventeranno mostre nella stagione 2024-2025 presso apexart a New York City.

Le proposte vincenti sono:

Divine Violence / Jin, Jîyan, Azadî Presentata da Gülistan Kenanoğlu—Turchia Divine Violence / Jin, Jîyan, Azadî indaga l’azione emancipatoria per la vita e la libertà delle donne dalla post-rivoluzione iraniana fino ad oggi in Medio Oriente attraverso stati ordinari e straordinari della vita quotidiana.

Take it home, for (__) shall not repeat the error. [Manhattan Project] Presentata da Souya Handa—Giappone Collegando i punti storici associati al Progetto Manhattan, allo sviluppo delle armi nucleari degli Stati Uniti, e tessendo una narrazione lineare dalle miniere di uranio impiegate nella bomba di Hiroshima ai test nucleari post-Seconda Guerra Mondiale e persino all’incidente di Fukushima.

Goddess Tales Presentata da Katie Yook—Stati Uniti Goddess Tales è una mostra di artisti della diaspora asiatica che reinterpretano antiche pratiche culturali e mitologie come un mezzo per radicarsi nell’identità e rafforzare le narrazioni intergenerazionali. Suggerisce un cambio verso pratiche alternative per la guida spirituale e la sopravvivenza quando le istituzioni esistenti ci deludono.

Cruising in the Shadows: Scoprire la Cultura LGBTQ+ Segreta a New York City Presentata da Matt Terrell—Stati Uniti Cruising in the Shadows scopre un aspetto vitale ma spesso trascurato della cultura LGBTQ+. Il cruising coinvolgeva la ricerca di partner sessuali in luoghi pubblici, spesso utilizzando codici visivi segreti per esprimere il desiderio queer. Questa mostra utilizzerà sia l’arte contemporanea che manufatti storici per tracciare i cambiamenti nella cultura del cruising nell’ultimo secolo in tutta New York City.

On my fingertips Presentata da Noel Maghathe—Stati Uniti On My Fingertips cura un dialogo coinvolgente tra le artiste palestinesi Yasmine Omari, Leila Awadallah e Jenna Hamed. Mescolando la tradizione con le narrazioni contemporanee attraverso installazioni video, realizzazione di libri e movimento, questa mostra approfondisce ricordi personali e storie ancestrali, riflettendo su patrimonio, identità e resilienza nella diaspora palestinese e nella loro terra d’origine.

Per favore, considera la possibilità di presentare una proposta al nostro Open Call internazionale nel febbraio 2024 o iscrivendoti come giurato inviando una e-mail a juror@apexart.org entro la prima settimana di gennaio 2024.

apexart è un’istituzione artistica educativa che ha svolto un ruolo importante come incubatore per curatori e creativi per quasi 30 anni. E’ guidata dall’idea che l’esclusività sia contraria alla creatività. Si basa su Open Calls che enfatizzano trasparenza e procedure di selezione eque attraverso ampie giurie decentralizzate. Il programma di Fellowship offre importanti opportunità introspettive per gli artisti per esplorare nuove idee e temi.

Dalla sua fondazione nel 1994, apexart ha presentato 243 mostre in 33 paesi, offrendo una visibilità professionale a oltre 1200 artisti. Più di 210 artisti e curatori provenienti da oltre 50 paesi hanno partecipato a un Fellowship di apexart.

L’ingresso alla galleria di apexart è sempre gratuito e aperto al pubblico.

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