Ecologia sonora e pensiero critico collettivo, in un festival

Il Listening Affect – un festival dedicato alle ecologie sonore e agli intrecci sonici – si terrà in diverse sedi a Porto, in Portogallo, tra cui Passos Manuel, la Galeria da Biodiversidade e il Planetário, dal 10 al 12 novembre. Curato dall’Institute for Postnatural Studies, un centro per la sperimentazione artistica con sede a Madrid (Spagna) e organizzato dal Dipartimento di Arte Contemporanea della società municipale portoghese Ágora – Cultura e Desporto do Porto, riunisce circa una ventina di artisti internazionali, tra compositori musicali, artisti sonori sperimentali e ricercatori acustici.

Come cambiano i suoni del pianeta, di tutte le sue creature e territori, nella crisi climatica? Come percepiscono gli animali il rumore delle attività umane e delle nostre lingue parlate? Come suona una pianta quando si muove, allungando le foglie per trovare la luce o spostando le radici verso l’acqua? Come udiamo le eruzioni solari? O le onde elettromagnetiche? Come influisce il suono delle placche tettoniche sul nostro umore e sulla nostra routine quotidiana? Puoi pensare a suoni che sono estinti?

Queste e molte altre domande saranno esplorate e incarnate in questo festival di arte e scienza, attraverso concerti, conversazioni, attivazioni sonore e performance. Amplificando, riverberando e intrecciando l’ecosistema sonoro della città, il Listening Affect mira a essere una piattaforma aperta e un ecosistema giocoso per generare pensiero critico collettivo intorno alle ecologie sonore e esplorare nuove modalità di empatia e relazioni con l’ambiente.

La line-up per i tre giorni include gli artisti seguenti: Laraaji, KMRU, Alexandra Daisy Ginsberg, Ute Wassermann, Infrasonica, Antoine Bertin, Filipa Ramos, Laia Estruch, Panamby, Wirawasu, Gaspar Cohen, Rezmorah, Lechuga Zafiro, Debit, Interspecifics, Marta Zapparoli, Andrea Zarza Canova, Inês Tartaruga Água, Gustavo Costa e Gaspar Cohen.

Il programma completo è disponibile qui, sempre dal sito info e immagini, Galeria Municipal do Porto.

di PierpaoloFabrizio redazione