Animismo e tecnologia, la costruzione digitale oltre il mondo fisico


Dal 6 ottobre al 3 Dicembre 2023 presso KANAL–Centre Pompidou a Brussels: Connecting:

La tecnologia è onnipresente nella nostra vita quotidiana, ma cosa rappresentano effettivamente le nostre relazioni online? Come abitiamo una comunità attraverso un’app? Cosa significa essere amici attraverso piattaforme e avatar? E c’è spazio per l’amore nel metaverso? Connecting traccia i collegamenti tra la realtà fisica e il mondo digitale.

dal sito di presentazione della mostra

Connecting immagina nuove interdipendenze tra umani e non umani. Queste connessioni espandono e rimodellano la nostra comprensione di affetto, parentela e relazioni. Indagando questa nuova trama di esperienza, gli artisti presenti in mostra riflettono sulla qualità trasformativa della tecnologia nel plasmare i nostri mondi emotivi.

Fino a poco tempo fa, gli strumenti digitali non erano altro che traduzioni di applicazioni fisiche: la posta diventava posta elettronica, gli acquisti avvenivano sempre più online, le banche indirizzavano le persone verso le loro app. Poi il Web 2.0 e i social media hanno gradualmente cambiato gli spazi in cui interagiamo. Tuttavia la trasformazione non è finita qui e i confini tra il mondo digitale e quello fisico hanno continuato a confondersi. Oggi conversiamo su ChatGPT, stipuliamo contratti tramite la tecnologia blockchain e giochiamo in sconfinati universi virtuali.

Il mondo digitale continua a costruire dove finisce il mondo fisico. Le entità viventi e non viventi diventano interconnesse, proprio come nei sistemi di credenze e nelle cosmologie animistiche in cui le forme non umane come fiumi, montagne, animali e pietre sono state a lungo venerate per la loro vitalità e potenziale. Emozione, intimità e attenzione non sono più qualità intrinsecamente umane. Questo occultamento di cosa significhi essere vivi genera una forma di costruzione del mondo che supera i limiti umani.

Artisti: Korakrit Arunanondchai & Alex Gvojic, Zach Blas, Ian Cheng, Keiken, Eva L’Hoest, Tabita Rezaire e Natasha Tontey.

Per la mostra, KANAL-Centre Pompidou e la Biennale di Helsinki hanno co-commissionato l’opera Morphogenic Angels di Keiken. Eva L’Hoest è stata incaricata di creare il pezzo What Hath God Wrought?

Mostra a cura di Bas Hendrikx e Barbara Cueto.

Segnaliamo la possibilità anche online di guardare l’opera video di Eva L’Hoest. E’ accessibile su YouTube il video del 2023 dal titolo -What Hath God Wrought?
Un film che svela la storia della rete di cavi sottomarini a supporto delle infrastrutture dell’era digitale. In cosa ha operato Dio? (film), i cavi incarnano il passaggio del tempo dalla loro nascita come linee telegrafiche al progetto SunCable; un progetto energetico e infrastrutturale destinato a collegare il più grande parco solare del mondo nel Territorio del Nord australiano a Singapore, fornendo circa il 20% dell’energia della metropoli asiatica. Attraversando l’arcipelago indonesiano, il SunCable traccia una rotta attraverso i continenti. Intrappolato in una rete di questioni etiche e storia coloniale, il pezzo intreccia narrazioni storiche e immagini contemporanee. Unendo pellicola da 16 mm e CGI, il film traccia l’evoluzione dell’energia, dell’animismo e delle risorse, visti attraverso la lente dell’era digitale. clicca qui per la visione.

immagini e info dal sito

di PF redazione