Rabbia e giustizia sociale, in mostra i poeti civici

Dal 6 ottobre fino al 4 febbraio presso KADIST Paris in 21 Rue des Trois Frères Paris un appuntamento dedicato ai poeti civici. Curato da Hoor Al Qasimi e da Julia Morandeira Arrizabalaga il Convening of Civic Poets è una collaborazione tra KADIST Paris e Sharjah Art Foundation.

L’iniziativa è dedicata a sondare la rilevanza della figura del poeta civico e la loro ridefinizione sull’impegno civico.

Fu Pier Paolo Pasolini, a definire il ruolo del poeta come voce pubblica dotata di una responsabilità etica verso la realtà e contro la frattura del mondo. I poeti civici sostengono una rabbia intellettuale che affronta le emergenze presenti e storiche ed espandono attraverso i loro scritti e le loro azioni la pratica della giustizia sociale e un rinnovato senso di azione linguistica.

La mostra presenta artisti che rendono omaggio ai poeti civici. Il film di Manthia Diawara parla della libertà con l’attivista Angela Davis, mentre il film e l’installazione di Bouchra Khalili esplorano l’alleanza radicale di Jean Genet, mentre Hajra Waheed si concentra sulle canzoni di attivisti e artisti per amplificare la solidarietà transnazionale. Helina Metaferia celebra le storie delle donne nere manifestanti per i diritti civili, e Jinoos Taghizadeh imprime sul retro dei francobolli i ritratti degli intellettuali iraniani assassinati a causa della loro dissidenza.

Anche le radio e il loro ruolo trasformativo fanno parte della mostra, incluso un mixtape di Radio Alhara & Learning Palestine Group sul presente, passato e futuro della Palestina e il podcast di Hajer Ben Boubaker sui movimenti migratori nordafricani a Parigi. Alcuni artisti in mostra si identificano come poeti, sfruttando il potere politico del linguaggio, come la serie Palabrarma di Cecilia Vicuña e i discorsi parlati di David Wojnarowicz durante la crisi dell’AIDS girati insieme a Marion Scemama.

Un dibattito pubblico con i membri dei collettivi Cinélutte, Movimento dei Lavoratori Arabi e Al Assifa (17 ottobre 2023) convocato da Bouchra Khalili; una conversazione con l’artista Farah Al Qasimi (17 novembre 2023) e un workshop del sound artist Joe Namy (14-15 dicembre 2023) compongono il programma degli eventi. Il design grafico è di Maëlle Brientini, mentre il design spaziale è stato sviluppato dall’artista Victor Santamarina esplorando la trasmutazione del testo in materia e mobili.

A Convening of Civic Poets collega queste diverse voci e questioni, formando una geografia di lotte e solidarietà affini che si estende dalla Palestina a Barbès. Tuttavia, una tensione centrale – presente nel lavoro di Nidhal Chamekh – emerge quando gli artisti sono alle prese con il ruolo di testimoni e con come trasmettere le proprie esperienze senza ridurle. Questo progetto non mira a fornire risposte definitive ma cerca piuttosto di esplorare la rilevanza della poesia civica oggi nel promuovere una sfera di civiltà radicale e nuove forme di impegno artistico.

kadist.org dal sito immagini e info