Una biennale per generare narrazioni collettive

Dal 16 settembre la Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea di Göteborg (GIBCA) una dodicesima edizione che abbraccia quelle pratiche artistiche in grado di celebrare le narrazioni plurali del domani.

Dal comunicato:

Stiamo vivendo un periodo di brusco cambiamento recentemente definito come permacrisi. Nel pensiero occidentale, tali momenti sono regolarmente correlati all’incapacità di immaginare molteplici configurazioni per il domani. Questa però non è l’unica prospettiva disponibile.

La riflessione punta attraverso la biennale ad ampliare le narrazioni abbracciando diverse punti di vista uniti in un’affinità non conforme che mette in discussione le caratteristiche costruite del presente e promuovono l’emergere di vari futuri.

Una proposta che stimola forme di coinvolgimento cognitivo, emotivo e sensuale, materializzando momenti comuni di alterità e estraniamento. Per potenziare la nostra capacità collettiva di immaginare e provare i mondi a venire.

Di seguito il programma:

Programma dello spettacolo di apertura

una chiamata
Ania Nowak—Alle parti doloranti! (Manifesto)
Adam Christensen: uova alla coque e pesce essiccato

una celebrazione
Rasmus Myrup: Je te vous présente
Agnė Jokšė—Lezbynai
Niko Hallikainen—Macchina del mistero
Joana da Conceição – Sogno elettrico
Kem-Dragana Bar

Il programma dello spettacolo di apertura è organizzato in due momenti successivi: diurno e notturno. Il programma della giornata, una chiamata, funge da dispositivo di benvenuto, introducendo le narrazioni chiave della biennale e concentrando l’attenzione verso un momento cerimoniale e liminale dell’apertura come evento. Il programma notturno una celebrazione è un incontro sociale. Fa eco alla notte come rifugio di vari altri e manifesta l’abbraccio celebrativo della biennale verso l’ignoto.

“Sono fermamente convinto che o la tua politica sia liberatoria e ti dia gioia, oppure che ci sia qualcosa di sbagliato in essa”. —Silvia Federici

O—Overgaden x GIBCA 2023—un preludio
Unisciti a noi sabato 26 agosto per un pomeriggio a O—Overgaden che mette in risalto la mostra Precoming di Rasmus Myrup, scultore queer e creatore di miti naturalista rinnegato. La mostra è creata come parte di una collaborazione tra O—Overgaden (Institute of Contemporary Art, Copenhagen) e GIBCA, e funge da preludio alla sua nuova commissione su larga scala Outside Salon des Refusés per la biennale.

15:30: Lancio del programma GIBCA a O—Overgaden: João Laia, curatore dell’edizione 2023 di GIBCA, presenta le prossime forme biennali del futuro circostante.

16:00: conversazione espositiva con l’artista Rasmus Myrup tra le finte pietre runiche, il lampadario di pino, i dipinti di trappole della sete e altri accessori del suo spettacolo di preludio Precoming a O—Overgaden.

Punti salienti del programma pubblico
Status Queer (Kolbrún Inga Söring e Sam Message) utilizza interventi spaziali e relazionali per esplorare esperienze queer e trans e tessere nuove connessioni tra le persone. Come parte del programma pubblico della GIBCA, Status Queer condurrà un tour performativo che piega il genere, infrange le regole e supera i confini, nonché un workshop attraverso il quale le utopie e la memoria queer e trans vengono esplorate attraverso la creazione collaborativa.

sabato 30 settembre, 13–15 (laboratorio), mercoledì 11 ottobre, 18–19 (visita performativa), Röda Sten Konsthall

Southnord è una piattaforma di nuova costituzione che dà spazio agli artisti neri e afro-nordici. Per GIBCA 2023, Southnord presenta “MixRace MixTape”, una performance lecture di John-Paul Zaccarini. Inoltre, verrà lanciato il vasto programma per l’artfest inaugurale di questo autunno al Kulturhuset di Stoccolma.

Sabato 7 ottobre, dalle 14 alle 20.30, Röda Sten Konsthall

Per il programma pubblico del GIBCA, Solange Farkas, direttrice dell’Associação Cultural Videobrasil, curerà un programma di screening che presenterà la pratica di Raphael França. França ha iniziato la sua sperimentazione con la narrazione audiovisiva dopo essersi trasferito negli Stati Uniti nel 1982. Le sue opere si fondano su intense esperienze personali, ruotando attorno a temi come le relazioni sociali e romantiche, il desiderio e l’inevitabilità della morte.

Venerdì 27 ottobre, 17.30–18.30, Röda Sten Konsthall

Date e orari sono soggetti a modifiche.
Visita gibca.se (dal sito tratte immagini e info)

di PF redazione