I vincitori della prima call tra arte, tecnologia e cibo

Ecco i vincitori di Hungry EcoCities, 10 proposte tra quelle che hanno risposto al bando “Humanizing Technology Experiments”. I progetti selezionati dimostrano un profondo impegno verso pratiche alimentari etiche e approcci sostenibili, mostrando il potenziale dell’arte e della tecnologia per plasmare un futuro migliore.

Di seguito la scheda sintetica completa:

Partendo dal presupposto che sebbene l’agricoltura fornisca ai cittadini prodotti essenziali, è anche responsabile di quasi il 40% delle emissioni annuali di gas serra come metano e protossido di azoto.1 Considerati gli effetti terribili del cambiamento climatico e pur continuando a nutrire la popolazione globale, dobbiamo ripensare come produciamo, consumiamo, gustiamo e distribuiamo il cibo. Hungry EcoCities è un’iniziativa innovativa che vuole colmare il divario tra arte, tecnologia e pratiche alimentari etiche portando l’innovazione al centro della produzione alimentare.

tra i vincitori parliamo di:

AGRICOLTURA ACUSTICA

Combinando strumenti di intelligenza artificiale e biotecnologie, “Acoustic Agriculture” esplora l’impatto dell’inquinamento acustico urbano sulla crescita delle piante. Il sistema di intelligenza artificiale decifra le complessità del rumore urbano, generando onde sonore che promuovono una crescita più sana delle piante nel vivace ambiente urbano.

TEAM: Helena Nikonole + Carlo Ratti Associati + Gluon + Mendel University di Brno & Università della Tecnologia di Brno

ARTISTA: Helena Nikonole (Germania)

Helena Nikonole è un’artista dei nuovi media, curatrice indipendente ed educatrice attualmente residente tra Berlino e Istanbul. Il suo campo di interessi abbraccia l’intelligenza artificiale, l’hacktivismo, l’arte ibrida e la biosemiotica. Una parte del suo lavoro è dedicata agli scenari utopici del futuro post-umano, mentre un’altra è focalizzata sul presente distopico e sull’approccio critico alla tecnologia.

Tiene conferenze e workshop nel campo dell’arte e della scienza e dell’intelligenza artificiale e dell’arte presso diverse istituzioni tra cui Art Laboratory Berlin, Mutek Festival (Montreal e Tokyo), Leiden University e molti altri.

Il suo lavoro artistico è stato presentato a livello internazionale da istituzioni e festival come Ars Electronica 2019 e 2022, ZKM Museum (Karlsruhe), CTM Festival (Berlino), Athens Digital Art Festival, Kapelica Gallery (Ljubljana), Chronus Art Center (Shanghai), Drugo More (Rijeka), “YouFab Creative Award 2019 Winners Exhibition”, SHIBUYA QWS (Tokyo), Open Source Body Festival 2022 (Parigi), Biennale di Varsavia 2022 ecc.

Ed ancora di:

ECOSHROOM

Attraverso un’installazione vivente interattiva, “Ecoshroom” approfondisce la simbiotica nel suolo con i funghi micorrizici. Questo progetto esplora l’affascinante mondo del processo decisionale relativo ai funghi e il suo potenziale impatto sulla futura resilienza e crescita delle colture.

TEAM: Ivan Henriques + Carlo Ratti Associati + Mendel University di Brno & Università della Tecnologia di Brno + Gluon


ARTISTA: Ivan Henriques

Ivan Henriques è un artista transdisciplinare e ambientalista con sede a Rotterdam. Originario di Rio de Janeiro, Brasile, la sua passione per l’arte e la natura lo ha portato a conseguire una laurea in scultura presso la prestigiosa Università Federale di Rio de Janeiro, dove ha affinato le sue capacità artistiche e coltivato un profondo apprezzamento per il mondo naturale. Spinto dalla sua passione per l’intersezione tra arte e scienza, Ivan ha intrapreso un viaggio per espandere ulteriormente i suoi orizzonti. Ha conseguito un master in ArtScience presso la rinomata Royal Academy of Art dell’Aia, nei Paesi Bassi. Negli ultimi 14 anni ha dedicato la sua ricerca e pratica artistica all’esplorazione della fusione tra robotica, dati ambientali e cognizione non umana, traendo ispirazione principalmente dal regno della scienza vegetale.

Tutti i vincitori qui, foto e info dal sito.

di PF redazione