Una call per processi culturali sostenibili

Scade il 2 luglio alle 24 la call indetta da Sustainable Institution si tratta di una importante opportunità per i professionisti creativi di produrre nuove soluzioni nella lotta contro il cambiamento climatico e mitigare l’onere ambientale della realizzazione di mostre. In palio 20mila euro.

Come si legge nel sito:

Sustainable Institution si rivolge a tutti i professionisti creativi inclusi artisti, architetti, studi di design e scienziati per sviluppare prototipi materiali o immateriali per la realizzazione di mostre sostenibili nella lotta contro il cambiamento climatico. Cerchiamo idee che trasformino l’attuale panorama insostenibile delle operazioni istituzionali, che potrebbero manifestarsi come una soluzione progettuale pragmatica o un’azione sperimentale.

La proposta potrebbe riguardare una performance, un intervento attivista, un manifesto, un concetto di cibo, un design di mobili, una scultura funzionale, un biomateriale, una soluzione per la gestione dei rifiuti, un processo di decrescita, una strategia curatoriale o un’applicazione digitale.

La sovvenzione ha lo scopo di fornire sostegno alla ricerca e allo sviluppo di un prototipo, un primo campione, un modello o un’idea di un concetto o processo verso la realizzazione di mostre sostenibili. Ogni candidato prescelto sarà seguito dalla giuria per un periodo di ricerca e sviluppo di sei mesi, con uno studio presso la rispettiva istituzione tra marzo e aprile 2024.

Jury

  • Jan Boelen (Atelier LUMA, Artistic Director)
  • Kim Kraczon (Director of Materials at Ki Culture, Advisor at Gallery Climate Coalition)
  • Lucia Pietroiusti (Curator)
  • Asad Raza (Artist)
  • Viktorija Šiaulytė (Director, Rupert)
  • Helen Turner (E-WERK Artistic Director)
  • Mae-ling Lokko (Architectural scientist, Designer and Educator)

Per partecipare inviare la propria proposta entro il 2 luglio 2023 23:59 to infoOsustainable-institution.com I candidati saranno informati dei risultati nel settembre 2023.

La call è sviluppata n collaborazione con Gallery Climate Coalition, una comunità internazionale di organizzazioni artistiche che lavorano per ridurre gli impatti ambientali del settore culturale.

L’obiettivo principale di GCC è facilitare una riduzione delle emissioni di CO2e del settore di almeno il 50% entro il 2030, oltre a promuovere zero rifiuti. GCC non opera a scopo di lucro e tutti gli strumenti e le risorse sono forniti gratuitamente.

Si può andare sul sito e inserire i dati del proprio progetto culturale ed ottenere la quantità di Co2 della propria iniziativa.