Uno sguardo dall’interno per raccontare situazioni di crisi

Inaugura oggi 18 maggio alle ore 17 a Roma la mostra fotografica “Through our Eyes” presso l’Auditorium del Goethe-Institut:

Una macchina fotografica usa e getta in mano ai bambini dell’hotspot di Samos, del campo sfollati di Ad-Dana in Siria e dello slum Mathare a Nairobi, diventa la potente forma espressiva per raccontare migrazione, guerra e povertà attraverso lo sguardo di chi vive queste situazioni dall’interno.

Si tratta di un progetto fotografico partito nel 2019 che ha coinvolto 156 minori dai 9 ai 17 anni, tutti studenti e studentesse delle scuole di emergenza e delle scuole internazionali dell’organizzazione internazionale indipendente  Still I Rise

La mostra è un’occasione per approfondire i temi della migrazione grazie agli interventi di esperti e alle testimonianze di chi in prima persona lavora ogni giorno per garantire la sicurezza e la protezione dei profughi. 

Nella giornata inaugurale interverranno: Giulia Cicoli (Direttrice Advocacy Still I Rise), Alessandra Fabbretti (Giornalista Agenzia DIRE), Soumaila Diawara (Attivista per i diritti umani e scrittore). Modera: Vanessa Cappella (Responsabile Ufficio Stampa Still I Rise) Evento gratuito, su prenotazione, fino ad esaurimento posti inviando una mail a info-roma@goethe.de   

Come leggiamo sul sito di Still I Rise:

Attraverso gli occhi e quindi attraverso le fotografie realizzate dagli studenti di Still I Rise, ci immergiamo nella loro quotidianità spesso disperata. Vediamo i campi profughi, la guerra e le sue drammatiche conseguenze, capiamo cosa significhi essere ghettizzati in uno slum di lamiera. Eppure vediamo un po’ più da vicino anche il loro percorso di crescita, le speranze, i sogni e le lotte coraggiose per un domani migliore. 
La Fotografia fa parte del percorso educativo dei nostri studenti, il progetto fotografico è stato ideato e realizzato a Samos e Nairobi da Nicoletta Novara, mentre nel nord-ovest della Siria è stato condotto da Mahmoud Faisal. 

Questa la pagina Facebook per continuare a seguire le iniziative fotografiche della ONG Still I Rise e qui il link al sito dal quale sono tratte anche le immagini.