Progetti per forme espansive di parentele

Al Van Abbemuseum di Eindoven dal 13 maggio sarà possibile conoscere le riflessioni di sei gruppi che operano attraverso pratiche collettive e collaborative; una mostra dal titolo “Tutto ciò che è utile è fatto con altre persone” Everything worthwhile is done with other people. Assunto preso in prestito dalla scrittura dell’educatrice e organizzatrice Mariame Kaba, nulla esiste in isolamento; sono le relazioni che determinano la nostra esistenza.

La mostra risponde agli sforzi per lavorare collettivamente in un momento di iper-precarietà, attraverso reti locali e internazionali verso la domanda: cosa è più possibile insieme che non può essere raggiunto da soli?

Le diverse posizioni esplorano i concetti di decentramento (il trasferimento del controllo di un’attività o di un’organizzazione a più membri) e di relazionalità (una visione del mondo che sottolinea come nessuna persona o cosa esista isolatamente, perché esistere significa necessariamente essere ‘in relazione’) . Si chiedono come la collettività possa offrire un mezzo per guardare oltre l’orizzonte dell’istituzione e offrire metodi per pratiche che possano plasmare presenti e futuri piacevoli ed equi. In questo senso la mostra indaga come il museo possa servire pratiche basate su collaborazioni a lungo termine che centrano metodi di lavoro sostenibili e consapevoli. Visto insieme, il progetto immagina una forma espansiva di parentela – con artisti e collaboratori, e con l’umano e più che umano – indicando come passato e presente si connettono con futuri immaginati.

Artisti partecipanti
Ellen Gallagher e Edgar Cleijne: Gallagher e Cleijne mostrano una nuova versione montata della loro installazione cinematografica in 16mm Drowned Forest. I dipinti e le opere su carta di Gallagher raffigurano personaggi e scene del mondo sottomarino, mentre le fotografie stampate al carbonio di Cleijne sono presentate in più stanze.

Metro54 e ABC Noorderlicht (con Yahaira Gezius, Kwami Coleman e Pris Roos tra gli altri): Metro54, la piattaforma multidisciplinare per giovani artisti, designer e performer, insieme a ABC Noorderlicht hanno sviluppato lo spettacolo radiofonico Sonic Tings: <3 No Stress (A Radio Play), concentrandosi sugli ambienti personali dei giovani narratori. Katharina Sook Wilting e Tal hanno progettato uno spazio di ritrovo in cui i visitatori del museo possono ascoltare lo spettacolo.

NTU (Nolan Oswald Dennis, Tabita Rezaire e Bogosi Sekhukhuni): Il collettivo, che lavora all’intersezione tra spiritualità e tecnologia, presenta NERVOUSCONDITIONER.LIFE.001.NTU, uno spazio sicuro su Internet. Dennis presenta Black Liberation Zodiac (Khunuseti) una reimmaginazione che riempie la stanza del cielo notturno, mentre il nuovo lavoro di Sekhukhuni Bringers of the Dawn: A Herald per C/1882 R1 è un monumento astronomico che attende con impazienza il ritorno di una famiglia di comete.

Olaniyi Studio (Yussef Agbo-Ola) e Amakaba (Tabita Rezaire): PITU—tempio della fecondazione è un’installazione che inonda la stanza di fiori, dove i visitatori possono essere avvolti da suoni e odori mentre entrano nell’architettura tessile per contemplare la fertilità del suolo e il processo di creazione.

Film sovversivo: il collettivo di ricerca e produzione cinematografica presenta il suo film Tokyo Reels, che mette in luce la solidarietà antimperialista precedentemente trascurata tra Palestina e Giappone. Nell’adiacente sala lettura il pubblico può trovare pubblicazioni, locandine cinematografiche e un’intervista a Subversive Film.

Jatiwangi art Factory (JaF): il collettivo presenta Eco-On-My (stazione di cottura), un’installazione mobile a forma di bancarella dove i visitatori possono mangiare, parlare e fare musica, così come la loro grande installazione New Rural Agenda Temple. JaF sottolinea il legame tra la vita rurale locale e l’industria della terracotta nel distretto di Jatiwangi (Java, Indonesia), dove il collettivo ha origine. JaF organizzerà inoltre eventi insieme a Baltan Laboratories (Eindhoven) e The Future of Work (Den Bosch), tra gli altri.

La mostra è accompagnata da un programma pubblico. Per un elenco completo di eventi, workshop e spettacoli, visitare il sito web del Van Abbemuseum.

A cura di: Yolande Zola Zoli van der Heide con Nick Aikens
Stagista: Dagmar Marent
Produzione: Inge Borsje
Ingegnere di progetto: Benno Hartjes
Installazione e coordinamento tecnico: Diederik Koppelmans
Cancelliere: Angeliki Petropoulos
Co-produttore, Sonic Tings: <3 No Stress (A Radio Play): Chala Itai Westerman
Raccolta fondi: Samantha Hoekema
Produzione e presentazione: Antoine Derksen
Redazione del testo: Janine Armin, Marie Baarspul, Leana Boven e Rosa Paardenkooper
Comunicazione e marketing: Maud Bongers e Kelly Hamers
Mediazione ed educazione: Vivian Heyms e Glenda Pattipeilohy

info e immagini dal sito del museo