Razzismo e diseguaglianza abitativa in un gioco

E’ stato appena premiato da Apple con il premio “Impact Award” il gioco di ruolo Dot’s Home. Il gioco affronta la disuguaglianza abitativa, la gentrificazione, il razzismo e il trauma generazionale con eleganza ed empatia.

Il progetto Rise-Home Stories ha creato qualcosa spesso impossibile nel settore dei giochi: un videogioco narrativo completo creato da persone di colore e per persone di colore.

Il gioco è disponibile gratuitamente su Apple App Store, Google Play Store, itch.io e Steam. È uno dei cinque progetti specificamente progettati per lavorare all’intersezione tra razza, alloggio e giustizia fondiaria.

Secondo la coproduttrice Christina Rosales, l’obiettivo era produrre progetti: giochi e altro, che sono unici e scuotono le convinzioni profondamente radicate delle persone sulla razza e sulla proprietà della casa.

Il gioco è stato ideato sulla base delle esperienze personali e della comunità del team e affronta questioni come il redlining, il prestito predatorio e la povertà, tutte questioni intrinsecamente racchiuse nel razzismo.

Da bambino, la famiglia di Rosales ha preso la grande decisione di lasciare un quartiere in cui il tasso di diplomati era del 50%. Il gioco presenta una situazione simile al giocatore.

“Quali sono le scelte consequenziali che le persone devono affrontare che un giocatore potrebbe ottenere e comprendere e portarle a pensarci nella propria vita o a interrogare le proprie esperienze o quelle dei propri anziani”, afferma. Ci sono state molte riflessioni e conversazioni tra gli sviluppatori su quei temi generali, come opportunità e avanzamento, rispetto al rimanere radicati nella comunità.

Un’altra struttura su cui il team di sviluppo del gioco voleva concentrarsi era l’illusione della scelta, in cui il gioco, proprio come la realtà, non tiene sempre conto della motivazione del giocatore per le decisioni che prende. Questo è un concetto che a volte frustra i giocatori, dato che i giochi sono un mezzo così interattivo, ma in Dot’s Home, non avere tutte le scelte “giuste” di fronte a te era esattamente il punto.

Luisa Dantas, direttrice del progetto di Rise-Home Stories, ha parlato del gioco quest’anno all’SXSW, in un panel che ha discusso di come il gioco e la tecnologia di gioco possano essere uno strumento per combattere la disuguaglianza strutturale. Dantas ha affermato che il pubblico del gioco dovrebbe essere costituito da persone di colore, perché la disuguaglianza abitativa li colpisce maggiormente.

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di PierpaoloFabrizio redazione PiùVolume