Fino al 3 marzo c’è tempo per partecipare alla call indetta dalla Commissione europea, in onore dell’innovazione nella tecnologia, nell’industria e nella società stimolata dalle arti.
S+T+ARTS è un’iniziativa nata per promuovere alleanze tra tecnologia e pratica artistica.
Nell’ambito di questa iniziativa, il Premio S+T+ARTS premia le collaborazioni e i risultati più pionieristici nel campo della creatività e dell’innovazione all’intersezione tra scienza e tecnologia con le arti. Il premio S+T+ARTS della Commissione europea è lanciato da Ars Electronica e dai partner del consorzio Bozar, Waag, INOVA+, T6 Ecosystems, la francese Tech Grande Provence e Frankfurter Buchmesse. Dal 2016, sono stati premiati più di 200 progetti su 14.291 proposte provenienti da 96 paesi diversi e un totale di 280.000 euro di premi in denaro è stato distribuito nel concorso Premio S+T+ARTS.
Scienza, tecnologia e arti (= S+T+ARTS) formano un nesso con un potenziale straordinariamente elevato per l’innovazione creativa. E tale innovazione è considerata esattamente ciò di cui abbiamo bisogno se vogliamo affrontare le sfide sociali, ecologiche ed economiche che l’Europa dovrà affrontare nel prossimo futuro. Il ruolo degli artisti, quindi, non è più inteso solo come propagazione di conoscenze e competenze scientifiche e tecnologiche presso il grande pubblico, ma piuttosto come una sorta di catalizzatore che può ispirare e innescare processi innovativi. La pratica artistica dell’esplorazione creativa e dell’appropriazione sperimentale delle nuove tecnologie ha un ampio potenziale per contribuire allo sviluppo di nuovi prodotti e nuovi modelli economici, sociali e di business. Di conseguenza, il Premio S+T+ARTS si concentra su opere artistiche che influenzano o cambiano il modo in cui guardiamo alla tecnologia e su forme innovative di collaborazione tra il settore ICT e il mondo dell’arte e della cultura.
Due premi, ciascuno con un montepremi di 20.000 euro, vengono offerti per onorare progetti innovativi all’intersezione tra scienza, tecnologia e arte: l’enfasi di entrambi i premi si trova sull’appropriazione creativa e sull’impiego delle tecnologie, nonché sulla ricerca di costellazioni uniche di collaborazione dai settori S+T+ARTS.
Nella sua nuova edizione, il prestigioso premio non solo ha un consorzio allargato, ma anche un focus tematico. I riflettori attuali sono puntati su progetti intersettoriali che indagano i poteri dirompenti dei dati creativi e dell’innovazione dei media, nonché su lavori che esplorano formati ibridi, tecnologie rivoluzionarie o iniziative di narrazione nei media di nuova generazione. Le priorità, per la call in corso risiedono nei progetti innovativi che:
– mostrano un nuovo approccio artistico ai dati,
– giocano con la tecnologia immersiva, i media interattivi e i relativi sviluppi tecnologici
– mostrano una democratizzazione nell’uso e nell’applicazione di dati e sviluppo e creazione di contenuti nel panorama dei media,
– sono coinvolti in contenuti o metadati generati dagli utenti, crowdsourcing e co-creazione o coinvolgimento dei cittadini
– rivelano le potenzialità e i rischi dell’organizzazione dei sistemi di dati contemporanei e delle interfacce dei media,
– manifestano modi innovativi nella creazione, accesso e distribuzione unici di contenuti multimediali e piattaforme, nonché narrazione personalizzata e non lineare
– mostrano approcci nuovi e qualitativi come risultato dell’interruzione dei media tradizionali
Ricordiamo tra i vincitori della passata edizione:
Antarctic Resolution. Opera concepita da Giulia Foscari / UNLESS per catalizzare l’attenzione globale sul nostro unico continente senza una popolazione indigena: l’Antartide. Il progetto sviluppato come uno sforzo collettivo transnazionale e multidisciplinare, è stato lanciato in occasione del bicentenario del primo sbarco umano registrato sul continente. Si tratta di un volume di 1000 pagine pubblicato da Lars Müller Publishers e scritto dai 150 maggiori esperti mondiali dell’Antartide . La pubblicazione enciclopedica si concentra sul potenziale scientifico senza pari del continente, sul significato geopolitico contemporaneo e sul modello di abitazione estremo. Accanto a una rigorosa ricerca accademica, il volume presenta un portfolio visivo senza precedenti che include saggi fotografici, infografiche basate su dati, cartografie e disegni architettonici. Basandosi sul potere delle arti di catalizzare l’azione globale e accelerare il processo di democratizzazione dei dati, la ricerca è stata presentata nelle omonime mostre site-specific all’interno del Padiglione Centrale della 17a Biennale Internazionale di Architettura (Venezia, Italia) e al Museo Nacional Thyssen -Bornemisza in occasione del 30° anniversario del Protocollo sulla Protezione dell’Ambiente al Trattato Antartico (Madrid, Spagna).
per partecipare e ricevere tutte le info qui
di PierpaoloFabrizio redazione PiùVolume