Esperienze diasporiche come pratiche artistiche

‘Practise Till We Meet’, dal 18 febbraio presso la esea contemporary 
a Manchester, una mostra per esplorare le esperienze diasporiche e le condizioni della migrazione.

Personale e politico, traumatico e umoristico, il percorso espositivo guarda attraverso la geografia e attraverso le generazioni per considerare come le prospettive individuali e della comunità si intrecciano con gli sconvolgimenti globali.

Gli artisti partecipanti, attraverso immagini in movimento, installazioni, fotografie, dipinti e sculture incorporano approcci come il coinvolgimento della comunità, la performance, l’interattività e l’esperimento sociale nelle loro opere come esercizi di connessione e riconnessione.

Gli allestimenti potranno crescere e cambiare durante la mostra.

“Per gli immigrati, capire come comportarsi in esperienze non familiari richiede pratica. Assistendo o anche partecipando a questi esercizi necessari ed emotivamente motivati, si aprono a tutti noi nuove prospettive e conoscenze di questo mondo”.

Questa mostra non solo presenta, ma crea anche incontri. Ci incontriamo per conoscerci, consapevoli di una storia violenta condivisa (Koki Tanaka); per workshop che ci collegano alla nostra patria passata (Audrey Albert); per una sessione di gioco di ruolo che racconta il passato dei migranti (Asia-Art-Activism); e per le prestazioni collettive e gli esercizi di equilibrio (Isaac Chong Wai). Ci incontriamo in una giuria sperimentale (Liu Weiwei); a una “conferenza per delega” (Asian Feminist Studio for Art and Research); o sotto un cartello in una lingua straniera (Mimian Hsu).

(Hanlu Zhang, curatore)

esea contemporary è l’unico centro artistico senza scopo di lucro del Regno Unito specializzato nella presentazione e nella presentazione di artisti e pratiche artistiche che si identificano e sono informate dai background culturali dell’Asia orientale e sudorientale (ESEA).

esea contemporary si trova nel cuore di Manchester, sede di una delle più grandi popolazioni dell’Asia orientale nel Regno Unito. Dalla sua inaugurazione come festival di arti visive orientato alla comunità nel 1986, esea contemporary – precedentemente denominato Center for Chinese Contemporary Art (CFCCA) – si è continuamente evoluto per affermarsi come uno spazio dinamico e coinvolgente per gli scambi interculturali nella scena artistica britannica, nonché in un contesto globale.

di PierpaoloFabrizio redazione PiùVolume