L’arte e la sua significativa relazione con l’acqua

Dal 3 dicembre al 20 marzo 2023, una mostra dedicata all’acqua ed al nostro rapporto con essa dal titolo: “Te Au: Liquid Constituencies” presso la Govett-Brewster Art Gallery di Aotearoa. Concept del progetto, come si legge dal sito:

Siamo nutriti, plasmati e dipendenti dalle acque e dalle correnti che ci circondano. Sorgenti, ruscelli, fiumi e oceani sono stati a lungo fonti di cibo e sostentamento, rotte di viaggio e commercio e depositi di conoscenza spirituale e senso di identità. Dovremmo essere tutt’uno con l’acqua e l’acqua con noi. Per esserlo sarebbe necessario un delicato equilibrio, che non sia stato turbato da secoli di espansione coloniale, estrazione di risorse e produzione industriale. Ora più che mai, le acque che ci circondano richiedono cura, restauro e tutela.

dal sito dell’iniziativa

Artisti: Bonita Bigham, Megan Cope, Erub Arts, Ruha Fifita, Taloi Havini, INTERPRT, María Francisca Montes Zúñiga, Angela Tiatia, Te Waituhi ā Nuku: Drawing Ecologies, Arielle Walker

Curatori: Zara Stanhope, Simon Gennard, Ruth McDougall, Beatriz Bustos Oyanedel, Huhana Smith e Megan Tamati-Quennell.

Megan Cope, Foundations I (detail) 2016. Shown as part of Code Switch at Blak Dot Gallery 2019. Photo James Henry⁠

Legati da una preoccupazione condivisa per il continuo fiorire della vita umana e non umana, gli artisti di Te Au: Liquid Constituencies utilizzano una vasta gamma di media: dalla carta tagliata, alla tessitura, alla cucitura, allo stencil e al disegno, al ngatu e all’immagine in movimento. Le loro opere attingono a forme di conoscenza locale e ancestrale, nonché a quadri giuridici e nozioni di giustizia in relazione al mondo naturale, per testimoniare personalmente, sostenere e agire per il cambiamento. Insieme, queste opere invitano alla consapevolezza delle nostre interrelazioni con l’acqua e tra di noi.

Arielle Walker, first soft light of the rising sun, 2020, detail. Courtesy of the artist.⁠

Questa mostra è un punto di partenza per una serie di mostre ed eventi presso la Galleria nei prossimi anni, compresi i contributi di Mana Whenua, scienziati, ricercatori, educatori e artisti di Taranaki, Aotearoa e oltre. Ognuno amplierà la comprensione delle nostre circoscrizioni liquide – la nostra esistenza comune e la preoccupazione per il benessere dell’acqua. Invitando conversazioni tra discipline e contesti culturali, il progetto nasce dalla speranza che il Govett-Brewster possa essere un forum per immaginare futuri condivisi.

La mostra è parte del programma Sense Art che offre alla comunità dei non vedenti un tour tattile e audiodescritto delle mostre in corso.

In questi eventi per i visitatori ipovedenti, accompagnatori e cani guida sono i benvenuti.

Immagini dal sito, ulteriori approfondimenti e prenotazioni su sito Govett-Brewster Art Gallery-42 Queen Street
New Plymouth, 4310
Aotearoa New Zealand-

di RedazionePiuvolume