Patrimonio culturale e cambiamenti climatici

E’ appena stato pubblicato il report europeo sulle azioni da intraprendere al fine di salvaguardare i patrimoni culturali dagli sconvolgimenti climatici.

Sono ancora davanti ai nostri occhi le immagini, riportate in copertina, del Partenone ricoperto da un fitto manto nevoso.

La Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e la gioventù, Mariya Gabriel, ha dichiarato:

“La protezione di tutti i tipi di patrimonio culturale dai cambiamenti climatici è una grande sfida che stiamo affrontando. Ciò riguarda i siti archeologici e il patrimonio costruito tanto quanto i paesaggi e patrimonio mobile: dobbiamo trovare un approccio integrato che tuteli le qualità del patrimonio. Il gran numero di paesi che hanno preso parte al gruppo di esperti è la prova che questo tema acquista sempre più importanza e che esiste un potenziale di cooperazione, identificazione di lacune e scambio delle migliori pratiche a livello europeo”.

Il report stilato fissa dieci punti, e come riporta il comunicato si incentra su buone pratiche e collaborazioni attive.

Il gruppo di esperti raccomanda che vengano intraprese azioni per integrare pienamente le questioni relative alla cultura e al patrimonio culturale nella sostenibilità ambientale e nell’elaborazione delle politiche climatiche a tutti i livelli (locale, regionale, nazionale, europeo, internazionale). Una mappa europea di valutazione del rischio del patrimonio culturale del cambiamento climatico regolarmente aggiornata fornirebbe informazioni preziose sul patrimonio a rischio. Inoltre, saranno intraprese ulteriori ricerche al fine di identificare e comprendere meglio le minacce più gravi e i loro potenziali impatti, nonché i costi connessi al fine di rendere il patrimonio culturale resiliente ai cambiamenti climatici.
Il rapporto sottolinea inoltre che il patrimonio culturale può essere una preziosa fonte di conoscenza e ispirazione per i responsabili politici, i gestori del patrimonio e la società nel suo insieme. Gli esperti hanno raccolto un totale di 83 esempi di buone pratiche da 26 paesi, che illustrano sia l’impatto del cambiamento climatico sul patrimonio culturale sia il potenziale delle soluzioni del patrimonio culturale nel contesto del cambiamento climatico. Prendendo l’esempio del patrimonio costruito, il rapporto spiega in dettaglio che funge da deposito di conoscenze tradizionali e tecniche artigianali che spesso sono nate dalla scarsità di energia e risorse. Una percentuale molto alta del patrimonio costruito utilizza materiali da costruzione rispettosi del clima, che sono stati tradizionalmente acquistati e prodotti localmente, evitando costi di trasporto elevati ed emissioni di CO2.

Immagini dal report reperibile qui di seguito i link relativi a tutti gli approfondimenti.

Strengthening cultural heritage resilience for climate change Executive summary with ten recommendations
Annex with 83 good practice examples

di PierpaoloFabrizio redazione PiùVolume