102 partecipanti, una mostra di 7 piani e 55 interventi, a Pristina

Da pochi giorni è stato annunciato l’elenco completo dei partecipanti a Manifesta 14 Prishtina, che aprirà il 22 luglio. Come si legge da twitter:

“Questa edizione di Manifesta ha uno dei nostri più grandi elenchi di partecipanti fino ad oggi. Con 102 partecipanti, una mostra tematica di sette piani e 55 interventi – di cui 43 di nuova concezione – sarà un’estate da ricordare a Pristina!”

https://twitter.com/ManifestaDotOrg

Manifesta, è la Biennale Europea dei Nomadi, e cambia sede ogni due anni. Fondata all’inizio degli anni ’90, Manifesta ripensa il rapporto tra cultura e società civile, indagando e promuovendo un cambiamento sociale positivo attraverso la cultura contemporanea in risposta e in stretto dialogo con la sfera sociale della città ospitante e delle sue comunità. Manifesta ha costantemente scelto luoghi di accoglienza inaspettati che riflettono il DNA in continua evoluzione dell’Europa per far luce su un mondo definito da imperativi etici ed estetici mutevoli. Manifesta, come evento ricorrente, si è trasformato in uno strumento inclusivo di progetti di impegno civico.

Questa edizione come detto si svolgerà a Prishtina, dal 22 luglio al 30 ottobre, in Kosovo.

come si legge dal sito:

Manifesta 14 mira a sostenere i cittadini del Kosovo nella loro ambizione di reclamare lo spazio pubblico e di riscrivere il futuro della loro capitale come metropoli dalla mentalità aperta nei Balcani e in Europa attraverso lo sviluppo di una nuova istituzione culturale. Manifesta darà vita a progetti di collaborazione che rafforzino l’infrastruttura della cultura locale: uno dei modi con cui mira a ciò è creare, con e per la comunità locale, spazi di produzione per i professionisti dell’arte nell’ex Biblioteca Hivzi Syleimani, che dispone di un ampio giardino oggi inaccessibile al pubblico, e nell’ex Fabbrica di Mattoni, uno dei più grandi siti post-industriali della città

sito di manifesta

Come accaduto nelle due edizioni precedenti di Palermo (2018) e Marsiglia (2020), anche sulla capitale kosovara la Biennale ha commissionato un’analisi urbanistica preliminare a uno studio di architettura, la CRA-Carlo Ratti Associati e coinvolto una rete di professionisti per sviluppare interventi con risultati di medio e lungo termine. La capitale del Kosovo è stata scelta «per l’importanza geografica e geopolitica dei Balcani in relazione alla storia recente dell’Europa e al suo futuro». Un luogo simbolico da cui osservare e riflettere sui cambiamenti sociopolitici dell’Europa di adesso. 


In occasione dell’evento, infatti, residenti, designer, studenti di architettura e artisti saranno coinvolti per offrire spunti e idee su come trasformare gli spazi pubblici abbandonati della città in hub vitali per la comunità. Oltre alla Biblioteca e l’ex fabbrica, anche lo storico Grand Hotel Prishtina, punto di ritrovo durante l’epoca jugoslava, ospiterà installazioni artistiche e dibattiti. 

dal sito e da twitter di manifesta le immagini e le info per organizzare il viaggio.

di PierpaoloFabrizio Redazione PiuVolume