Una risaia comune come modello di direzione artistica

Da domani, 18 giugno fino al 25 settembre al via Documenta. La celeberrima manifestazione che ogni cinque anni si tiene a Kassel in Germania, è giunta alla sua 15esima edizione.

Inaugurata da Arnold Bode nel 1955 come parte della Bundesgartenschau, la mostra di giardinaggio della Repubblica Federale Tedesca che in quel periodo si stava appunto svolgendo a Kassel. Questa prima edizione di “documenta” fu un successo che da allora al giorno d’oggi si rinnova. Rendendo la manifestazione un punto di riferimento dell’arte moderna e contemporanea.

Quest’anno la cura artistica è affidata al gruppo Ruangrupa. Un collettivo di artisti con sede a Jakarta che ha costruito le basi della propria direzione sui valori e le idee fondamentali nel Lumbung -termine indonesiano per una risaia comune-. Il Lumbung come modello artistico ed economico è radicato in principi come la collettività, la condivisione delle risorse comunali e l’equa allocazione. Il Lumbung è incarnato in tutte le parti della collaborazione e della mostra.

Come leggiamo dal sito il collettivo Ruangrupa:

fondato nel 2000 con sede a Giacarta, in Indonesia. In quanto organizzazione senza scopo di lucro, ruangrupa promuove idee artistiche all’interno di contesti urbani e culturali attraverso il coinvolgimento di artisti e altre discipline come le scienze sociali, la politica, la tecnologia o i media in modo da aprire riflessioni e prospettive critiche sui problemi urbani contemporanei in Indonesia.

La parola indonesiana “ruangrupa” si traduce vagamente come “spazio artistico” o “forma spaziale”. ruangrupa organizza anche progetti artistici comunitari come mostre, festival, laboratori d’arte, workshop, progetti di ricerca e produce libri, riviste e pubblicazioni online. Il lavoro di ruangrupa si basa su una pratica sociale, spaziale e olistica fortemente radicata nella cultura indonesiana, dove l’amicizia, la solidarietà e la comunità sono di fondamentale importanza.

Documenta

Ruangrupa ha invitato a sua volta altri 14 collettivi. Organizzazioni e istituzioni che lavorano su nuovi modelli di sostenibilità e pratiche di condivisione.

La lista degli invitati, apparsa non in base alla nazionalità ma al fuso orario è stata pubblicata su Asphalt, giornale venduto nelle edicole tedesche a scopo benefico per supportare gli indigenti e senza tetto.

Quei collettivi a loro volta hanno invitato più di 50 artisti e gruppi individuali a partecipare.

Il risultato è un labirinto di connessioni, secondo Farid Rakun, un membro dei ruangrupa, nel quale il numero degli artisti partecipanti raggiunge le migliaia. L’ha detto lui stesso in un’intervista: a un certo punto il processo ha smesso di essere controllabile, «Ma va bene così», ha specificato. Il punto è proprio quello, anzi: il rifiuto delle gerarchie.

Per il ricchissimo calendario di iniziative e per organizzare la visita tutte le info sul sito (immagini sempre dal sito Documenta)

di PierpaoloFabrizio redazione PiuVolume