Da Malala creatività per le attiviste di domani

Nel giorno della giornata di celebrazione dei diritti delle donne l’attivista pakistana Malala Yousafzai – il più giovane Premio Nobel di sempre – sopravvissuta a un tentativo di assassinio dei talebani, ha annunciato la firma di un accordo con Apple TV.

Voglio ispirare le ragazze e le donne a credere in se stesse, a farsi avanti e realizzare i cambiamenti che vogliono. Spesso quando non vedi sul palcoscenico persone con le tue origini, con il tuo colore della pelle, tendi a sottostimare te stessa, pensi di non essere in grado di fare quel lavoro. Penso che avere modelli positivi sia un grande incoraggiamento

Malala nella sua intervista alla CBS

La bella notizia è stata ritwittata dallo stesso Ceo di Apple Team Cook.

Una partnership pluriennale che “attingerà alla sua capacità di ispirare le persone in tutto il mondo”, ha affermato la stessa società in una dichiarazione, aggiungendo che i contenuti includeranno anche animazione e serie per bambini.

La storia di Yousafzai inizia a 12 anni con la pubblicazione sul suo blog di osservazioni che descrivevano la sua vita quotidiana e le sue speranze per un futuro migliore. Questo fu sufficiente per una condanna a morte da parte dei talebani.

Nell’ottobre 2012, l’allora quindicenne mentre tornava a casa su un autobus da scuola, fu colpita da proiettile che dal suo occhio sinistro, le ha attraversato il collo e si è conficcato nella spalla.

Nove mesi dopo qull’attentato, proclamò alle Nazioni Unite «un insegnante, un libro, una penna possono cambiare il mondo»

A giugno si è laureata ad Oxford e sul suo profilo Twitter, si definisce un avvocato per i diritti delle donne e la loro educazione. Il rapporto con Apple è di lungo corso e riguarda l’educazione ma il nuovo progetto le permetterà di essere anche più incisiva.

Con una programmazione originale che prevede film, documentari e produzioni animate. Oltre a show per bambini e bambine pronti ad ispirare nuovi attivisti in tutto il mondo.

pics da CBSmorning Malala intervistata da Gayle King

di redazione piuvolume