Ricordare oltre le immagini, una riflessione a Tokyo

Dal 1 e fino al 9 giugno presso il Museo di Arte Fotografica di Tokyo la mostra Ricordo oltre le immagini.

Con i rapidi progressi nella ricerca nei campi delle neuroscienze, della psicologia e della filosofia, i sistemi e i processi coinvolti nella memoria stanno diventando sempre più evidenti. Inoltre, c’è un rinnovato interesse per le questioni della memoria e dell’identità nel contesto della società odierna che invecchia rapidamente. Questa mostra si concentra su come la fotografia e il cinema, entrambi utilizzati per documentare il tempo, abbiano cercato di catturare “la memoria” come tema contemporaneo.

Le opere in mostra mostrano approcci diversi che includono tecniche di trasformazione dei ricordi personali in memorie collettive, espressioni che incoraggiano la condivisione di memorie storiche al di là del tempo e della distanza geografica, e persino tentativi di generare nuove immagini attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale cognitiva. La mostra presenterà oltre 70 opere, tra cui nuovi lavori e opere mai viste in Giappone, di sette gruppi di otto artisti provenienti dal Giappone, dal Vietnam e dalla Finlandia, tra cui Kishin Shinoyama, Tomoko Yoneda, Trinh Thi Nguyễn, Nodoka Odawara, Goro Murayama, Marja PIRILÄ, Satoko Sai + Tomoko Kurahara, e altri.

Kishin Shinoyama La fotografia ha il potere di trasformare i ricordi personali in una memoria collettiva più ampia dei tempi. Questa sezione presenta tre serie di opere di Kishin Shinoyama (1940–2024), che sin dagli anni ’60 è stato non solo una figura di spicco nel mondo della fotografia, ma anche un precursore dell’età nuova. Le tre serie includono Birthday, composta dalle sue fotografie commemorative personali; Meaning of House, che è stata esposta alla Biennale di Venezia nel 1976; e ATOKATA, un reportage del terremoto del 2011 nel Giappone orientale.

Tomoko Yoneda È possibile discernere le tracce della storia all’interno dei paesaggi quotidiani? Basata a Londra, Tomoko Yoneda (nata nel 1965) continua a creare opere che affrontano temi domestici e internazionali di portata epica, come conflitti e scontri ideologici. Questa sezione presenta una ricostruzione di tre serie di lavori L’isola di Sachalin, Scena e DMZ. Tali opere evocano in noi confini lontani e invisibili.

Trinh Thi Nguyễn L’annuncio nel 2009 da parte del governo vietnamita dei piani per costruire le prime centrali nucleari della nazione, ha servito come stimolo per contemplare l’ampia storia del popolo Cham e la conservazione della loro cultura. Letters from Panduranga è un’opera importante della rinomata regista Trinh Thi Nguyễn (nata nel 1973), presentata alla Galerie nationale du Jeu de Paume (Francia) nel 2015, così come in altri luoghi internazionali.

Nodoka Odawara Questa è un’opera basata sul testo dello scultore e critico Nodoka Odawara (nata nel 1985). L’artista considera il rapporto tra “fotografia” e “scultura” attraverso la storia relativa al busto (statua) di Hikoma Ueno, il fondatore della fotografia in Giappone, che è stato perduto durante la Seconda Guerra Mondiale e successivamente ricostruito, facendo riferimento a materiali correlati appartenenti allo storico della fotografia Sadao Umemoto.

Goro Murayama Se l’artista continuerà a creare opere tra 1.000 anni, che tipo di opere creerà? Goro Murayama si pone il compito di produrre 1.000 disegni e, con l’aiuto della creatività e della tecnologia di Qosmo, Inc., utilizza i dati appresi dall’intelligenza artificiale delle sue opere per prevedere come potrebbero apparire i suoi disegni tra un millennio. In relazione a questo, Takashi Ikegami e Alternative Machine considerano la questione dell’evoluzione basata sulla loro ricerca e sperimentazioni con forme di vita artificiali.

Marja Pirilä, Satoko Sai + Tomoko Kurahara Questi ritratti sono stati realizzati utilizzando la tecnica della camera oscura per proiettare il paesaggio esterno all’interno. I soggetti dei ritratti sono nove anziani che vivono nella città finlandese di Turku. Le opere ceramiche sono stampate con fotografie tratte dagli album fotografici dei rispettivi soggetti. Dalle opere è possibile vedere che ciascuno di questi personaggi ha condotto vite diverse mentre è stato fortemente influenzato dalle vicissitudini del tempo.

A cura di Akio SEKI (Museo di Arte Fotografica di Tokyo) / Organizzato dal Museo di Arte Fotografica di Tokyo gestito dalla Fondazione metropolitana di Tokyo per la storia e la cultura / Supportato dal Membro Corporate del Museo di Arte Fotografica di Tokyo / Sponsorizzato dall’Istituto Finlandese in Giappone.