E se le donne governassero il mondo, una risposta artistica

Ha inaugurato l’8 marzo 2024 presso il Museo Nazionale d’Arte Contemporanea, di Atene la parte II di “E se le Donne Governassero il Mondo?”. E’ il ciclo di mostre dedicato esclusivamente al lavoro delle artiste donne o degli artisti che si identificano come donne.

i tratta di un percorso diviso in quattro parti nel corso dell’anno, e l’intero museo èpreso in consegna da artiste donne.

Proprio l’8 marzo 2024, Giornata Internazionale della Donna, al via sei progetti di cinque artiste:

  • Yael Bartana (Israele): E se le Donne Governassero il Mondo e Due Minuti Prima della Mezzanotte Curatore: Stamatis Schizakis
  • Claudia Comte (Svizzera): L’Origine dell’Effetto Onda D’Urto (giallo e turchese) Curatore: Daphne Vitali
  • Hadassah Emmerich (Paesi Bassi): Eden Epicureo Produzione Artistica / Coordinazione: Yannis Arvanitis Sostenuto dal Mondriaan Fund
  • Lola Flash (USA): SALE Curatore: Ioli Tzanetaki
  • Malvina Panagiotidi (Grecia): Tutti i Sogni sono Infastiditi Curatore: Anna Mykoniati

All’apertura c’è stata, come parte della sua installazione, la performance di Claudia Comte, Come Crescere e Rimanere nella Stessa Forma (Interprete: Andrea Tortosa Vidal), e la performance musicale di Jeanna Criscitiello E poi c’era EVA… si svolgerà nello spazio espositivo al piano terra.

Promosso dalla direttrice artistica dell’EMST Katerina Gregos e ispirato al lavoro al neon del 2017 di Yael Bartana dallo stesso titolo—ora in mostra sulle facciate Nord e Sud dell’edificio EMST—questo ciclo di mostre si basa su una domanda ipotetica spesso ripetuta: Cosa succederebbe se il governo fosse caratterizzato da tratti femminili?

Ci sarebbe meno violenza? Osserveremmo più giustizia nella leadership? Questo significherebbe la fine delle guerre, dei conflitti armati e degli stallo? Ci sarebbero più diritti umani? La politica economica sarebbe più equa e con maggiore attenzione per l’ambiente e le minoranze? O ci sarebbe la stessa ossessione per il profitto, a prescindere dai costi umani ed ambientali, e lo stesso egoismo antropocentrico che ci ha portato alle attuali impasse? Vedremmo discussioni e compromessi più ponderati? E, in definitiva, ci sarebbe più cura ed empatia?

Queste domande vengono poste non perché si sostenga l’istituzione di una matriarcato, ma perché il programma mira a invitare alla riflessione su un’alternativa al paradigma patriarcale dominante che sembra stia portando il mondo verso il collasso climatico, il degrado ambientale e la distruzione indotta dalle guerre.

Allo stesso tempo, è anche una rivalutazione della storia dell’arte, specialmente in paesi come la Grecia, che per anni ha marginalizzato o reso invisibili così tante artiste donne.

Le mostre inaugurate per la Parte II di E se le Donne Governassero il Mondo? accompagnano quelle inaugurate nel dicembre 2023 come parte della Parte I, che include il riordino della collezione permanente del museo, intitolata DONNE, e la prima presentazione completa di una serie di opere della Collezione Dono di D.Daskalopoulos all’EMST, così come tre mostre personali di Danai Anesiadou (D POSSESSIONS); Leda Papaconstantinou (Il Tempo tra le mie mani. Una Retrospettiva); Chryssa Romanos (La Ricerca della Felicità per il maggior numero possibile); e una serie di performance di Alexis Blake.

Altre artiste donne saranno protagoniste delle mostre inaugurate per la Parte III l’11 maggio e la Parte IV il 13 giugno.

Le mostre di Claudia Comte e Hadassah Emmerich fanno parte del Programma di Residenza del Progetto SUB 6.4, “Azioni per promuovere le esportazioni culturali greche e rafforzare il nome culturale greco attraverso il Museo Nazionale d’Arte Contemporanea di Atene”, che viene attuato nel quadro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza “Grecia 2.0”, finanziato dall’Unione Europea—NextGenerationEU.

Per ulteriori informazioni, si prega di contattare: Stampa Internazionale: Amanda Kelly, Pickles PR Stampa Nazionale: Kassiani Benou, EMST

EMST, Museo Nazionale d’Arte Contemporanea, Atene è finanziato dal Ministero della Cultura e dello Sport Ellenico.

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