Il National Art Center di Tokyo presenta la riflessione “Universal / Remote”, in programma dal mercoledì 6 marzo 2024 al lunedì 3 giugno 2024, una mostra che esplora
l’arte contemporanea nata in risposta alla recente pandemia
Come abbiamo vissuto gli ultimi tre anni circa, a partire dal 2020, quando la pandemia di COVID-19 è diventata una crisi globale? Come la società è arrivata al punto in cui si trova oggi? Attraverso l’arte contemporanea, questa mostra esplorerà le possibilità per la società post-pandemica e lo stato dell’individuo, considerando le direzioni future.
Rappresentare come abitiamo in una società capitalistica globale
La mostra ha una struttura divisa in due parti: la Parte 1 è intitolata “Crescita Costante su Scala Pan-Globale”, mentre la Parte 2 è “L’Individuo Remoto”. Se “Pan-” (cioè “Universale”) e “Remoto” sembrano mondi lontani, non sono concetti opposti, ma piuttosto si assomigliano a due specchi che si riflettono l’un l’altro. La mostra reinterpretà temi esistenti nell’arte contemporanea dalle prospettive dell'”Universale” a scala globale e del “Remoto” che isola gli esseri umani e controlla le cose da lontano, affrontando il capitalismo globale e lo spostamento della società verso un futuro digitale.
Opportunità per l’interpretazione dello spettatore dopo oltre tre anni di crisi
Gran parte dell’arte presentata qui non è stata realizzata durante la pandemia, ma nel 2019 o prima. Dopo le esperienze degli ultimi anni, possiamo mai vedere queste opere nel contesto in cui sono state esposte per la prima volta? Queste opere, che evocano le assurdità causate dalla sorveglianza e dalla tecnologia di precisione e l’isolamento profondo degli esseri umani in questi sistemi, affrontano coraggiosamente l’era attuale e le prospettive per un mondo post-COVID.
Opere di artisti attivi a livello internazionale con impatto globale
“Universal / Remote” presenta numerose opere di artisti con base al di fuori del Giappone. Oltre all’arte video di Xu Bing, rinomato artista contemporaneo attivo globalmente con sede a New York e Pechino, il National Art Center di Tokyo presenta opere di Hito Steyerl (in collaborazione con Giorgi Gago Gagoshidze e Miloš Trakilović), protagonista della scena artistica internazionale dagli anni 2010; Trevor Paglen, che integra la scienza e la tecnologia all’avanguardia con l’arte contemporanea; ed Evan Roth, che applica una mentalità da hacker alla creazione artistica in vari media. Opere della fotografa danese Tina Enghoff, che spazia tra il fotogiornalismo, le belle arti e l’attivismo, e della videoartista emergente sudcoreana Jeamin Cha saranno esposte per la prima volta in Giappone. Siamo inoltre lieti di presentare un’opera di Maiko Jinushi che abbraccia entrambi i concetti chiave della mostra, opere ambiziose di Daisuke Ida e nuovi lavori di Natsuko Kiura, inclusi quelli creati appositamente per questa esposizione.
Per ulteriori informazioni sulla mostra e gli orari di apertura, visitate il sito ufficiale del National Art Center, Tokyo: www.nact.jp.
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immagini e info dal sito