Il ciclo del cibo in una performance collaborativa

Oggi alle 19 presso Lafayette Anticipations, si tiene la performance collaborativa “From our hands together” di Luc Avargues, vincitore del premio Emmaüs Solidarity per la creazione contemporanea al 71° festival Young Creation.

Si tratta di una installazione performativa ed è il risultato di diversi mesi di laboratori di ricerca. Condotti insieme agli ospiti dei centri Emmaus presso Ile-de-France.

Con le loro mani Luc, Anita-Florence, Abdallah, Badra, Nicolaï, José, Adjoua, Alioune e Alex manipolano e attivano gli elementi dell’installazione che si sta trasformando. Una scultura a mano verticale viene allungata e trasformata in un altare e appare un paesaggio orizzontale. Mani, oggetti e corpi danzano, gridano e declamano attorno a un tavolo così formato.

Un balletto ricco di significati, le ciotole si passano di mano in mano, le fragranze si mescolano e i gusti si pronunciano. Questa comunione finale ha l’aria di un rituale, che celebra la condivisione e ricorda umilmente a ciascuno di noi la ricchezza della partecipazione.

dal comunicato stampa dell’iniziativa


Il premio Emmaüs Solidarity per la creazione contemporanea,
nel 2021, si è rivolta a Jérémy Chabaud per avviare un incontro tra l’arte contemporanea e le persone accolte nei suoi vari centri dell’Ile-de-France. Questo incontro ha portato all’istituzione di un nuovo premio: Emmaus Solidarity, che offre alle persone sostenute dall’associazione l’opportunità di eleggere collettivamente un giovane artista, con l’obiettivo di produrre un’opera collaborativa.
La composizione della giuria ha così riunito profili molto diversi; artisti professionisti e non, esperti di pratiche sociali e i senzatetto -ospitati dall’associazione da diversi anni o arrivati ​​di recente in Francia per cercarvi rifugio-.
Gli incontri veri sono stati veri e propri laboratori collettivi diretti da Jérémy Chabaud, ed hanno portato alla selezione di Luc Avargues. L’artista autore dell’opera unisce nel suo lavoro performance, scultura, e rituali intorno al cibo.

Luc Avargues

Nato in una famiglia vicina alla terra e ai suoi vigneti, il lavoro di Luc Avargues interroga l’essenza del cibo, l’atto del mangiare nella sua dimensione più semplice, quella di prolungare la vita.
Le installazioni proposte da Luc Avargues devono essere eseguite. Prima di tutto da se stesso, ma anche dal pubblico, al quale attribuisce un posto centrale. Il suo spettatore è un attore. Quando l’artista esegue una ricetta dal vivo sui mobili che ha costruito, è l’atto di cucinare per gli altri che mette su un piedistallo. Sotto lo sguardo del pubblico costruisce la sua scultura, la cui materia è il cibo. Terminata la preparazione, si ritira e il pubblico ingerisce il cibo che è stato transustanziato nell’art. Poi arriva il momento della reliquia, dove rimangono le tracce dell’azione. Mobili, pentole, stracci sporchi, briciole e avanzi, testimoniano il cerimoniale del pasto e la sua preparazione per un tempo sacro. Come a ricordarci che questo gesto banale è infatti al centro della vita.

dalla bio sul sito di LafayetteAnticipations

Appuntamento Lafayette Anticipations, giovedì 21 aprile alle ore 19 (9 rue du Plaster, Parigi 4).

qui il link video della performance

di PierpaoloFabrizio redazione PiuVolume