Un premio per l’architettura che costruisce socialmente

Annunciati da pochi giorni a Varsavia i finalisti dell’EU Mies Award 2022

prestigioso premio della fondazione Fundació Mies van der Rohe.

Il Premio persegue i seguenti obiettivi:
— riconoscere e lodare l’eccellenza nell’architettura europea in termini concettuali, sociali, culturali, tecnici e costruttivi
— mettere in evidenza la città europea come modello per la città intelligente sostenibile, contribuendo a un’economia sostenibile

dal sito dell’eumiesaward

Gli obiettivi del Premio mirano a promuovere e comprendere il ruolo della qualità e riflettere sulla complessità del significato stesso dell’Architettura in termini di realizzazioni tecnologiche, costruttive, sociali, economiche, culturali ed estetiche.

L’architettura ha un impatto sociale e trasmette un messaggio culturale. La qualità si riferisce quindi ai valori universali: l’essenza delle cose piuttosto che i loro valori formali.

Nel gruppo dei sette finalisti i cui nomi trovati qui, noi di PiuVolume vi sottoponiamo la proposta di Frizz23 -#Berlin #Germany Architects: Deadline (Britta Jürgens + Matthew Griffin)- un progetto pionieristico creato nell’ambito di cinque processi partecipativi innovativi. Frizz23 e i suoi processi hanno tracciato un nuovo approccio allo sviluppo urbano, che può fungere da modello per altri siti e città.

In questo progetto gli architetti hanno creato spazi di lavoro per le arti, l’istruzione e le industrie creative.
32 piccole aziende e organizzazioni no profit minacciate dalla rapida gentrificazione di Berlino sono state selezionate.
Invertendo il processo normalmente seguito dagli sviluppatori, gli architetti hanno prima assemblato il gruppo attorno ai loro obiettivi programmatici, quindi hanno progettato l’edificio in un dialogo continuo con gli utenti, il quartiere e la città.

Seguendo il principio Prima il dialogo, poi il progetto, gli architetti hanno perseguito la partecipazione urbana su 5 livelli:

  1. Input di vicinato: il programma ad uso misto era basato sui workshop KuKQ, organizzati da attivisti locali.
  2. Vendita di terreni: Frizz23 è stato uno dei tre progetti selezionati in un bando pubblico basato su un concetto.
  3. Integrazione comunitaria: i tre progetti vincitori hanno costituito PxB, una rete che ha lavorato per integrare i progetti nel quartiere.
  4. Sviluppo cooperativo: gli architetti hanno adattato il modello alle esigenze di un edificio culturale a destinazione mista.
  5. Progettazione basata sul dialogo: invece di un concorso, gli architetti hanno negoziato un nuovo metodo per garantire la qualità del progetto.

Tra i finalisti anche: La Fattoria Ferroviaria, una struttura solidale di quartiere basata sull’agricoltura urbana. Il progetto è risultato vincitore del bando “Réinventer Paris” lanciato dalla città di Parigi nel 2017, situato ai margini della “Petite Ceinture”, un’ex ferrovia che circonda Parigi.

Nata dal desiderio dei residenti e delle associazioni locali di vedere crescere un luogo che unisca agricoltura urbana e solidarietà, la Ferme du Rail mira a integrare le persone vulnerabili. Fa parte del tessuto sociale del quartiere e genera un’attività di servizio e di produzione agricola, creando posti di lavoro. È il frutto eco-progettato della governance condivisa tra operatori e project manager durante i cinque anni di sviluppo. Il suo obiettivo è ridurre al minimo la necessità di risorse energetiche, alimentari e finanziarie implementando un’economia circolare.

Principalmente, il progetto difende un modello di economia sostenibile, sociale e unita, legata all’interdipendenza tra gli attori del progetto e gli abitanti. Si basa sulle competenze di ciascuno, chiamato a rafforzarsi a vicenda, a beneficio del quartiere. Le attività dell’azienda agricola sono organizzate in reti di scambio locali e territoriali. I contadini offrono agli abitanti del comprensorio una serie di servizi: raccolta e trattamento dei rifiuti organici locali o invenduti, orticoltura, organizzazione di laboratori ed eventi, oltre a un servizio di manutenzione degli spazi verdi della zona. Una struttura di quartiere che si rivolge a tutti i pubblici, l’azienda dispone di un ristorante dove si degustano i prodotti dell’azienda agricola e degli agricoltori soci. È anche un luogo di sensibilizzazione che risponde all’urgenza di incontri e discussioni intorno alla natura in città e al cibo alternativo. Ferme du Rail è una risorsa sociale e culturale che gli abitanti del distretto possono utilizzare liberamente.

Non rimane che attendere i vincitori.

di Pierpaolo Fabrizio redazione PiuVolume.