L’esplorazione del mondo sotterraneo, infrastrutture e fotografia al MAXXI

Dal 14 giugno al 25 settembre 2024, il MAXXI—Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo di Roma ospiterà una mostra innovativa che esplora il mondo sotterraneo delle grandi infrastrutture. Concepita e prodotta in collaborazione con Ghella, “New Underground Adventures/Nuove Avventure Sotterranee” è un progetto curato da Alessandro Dandini de Sylva, che mette in dialogo documentazione e ricerca artistica.

Luogo e Orari: MAXXI—Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo Via Guido Reni, 4/a, 00196 Roma, Italia Aperto da martedì a domenica, dalle 11:00 alle 19:00.

Informazioni di Contatto: Telefono: +39 06 32486 Email: press@fondazionemaxxi.it Sito web: www.maxxi.art Seguici su Instagram, Facebook, Twitter e YouTube.

Descrizione della Mostra:

La mostra “Nuove Avventure Sotterranee” presenta un progetto di commissione che porta alla luce i viaggi attraverso i paesaggi, il fascino del mondo sotterraneo, la fotografia contemporanea italiana e la storia di un’antica azienda attraverso il moderno mecenatismo.

Fotografi italiani di rilievo, tra cui Domingo Milella, Stefano Graziani, Rachele Maistrello, Giulia Parlato e Luca Nostri, sono stati incaricati da Ghella di documentare cinque infrastrutture sotterranee situate in quattro continenti: Italia, Argentina, Canada, Australia e Nuova Zelanda. Le immagini catturate dai fotografi mantengono una distanza poetica dai cantieri, offrendo una visione unica e non didattica dei lavori in corso.

Dichiarazioni Ufficiali:

Alessandro Giuli, Presidente della Fondazione MAXXI, ha dichiarato: “Siamo lieti di accogliere presso il MAXXI il progetto fotografico illuminante commissionato da Ghella. Questo progetto ambizioso e coraggioso riconosce la cultura come uno strumento significativo per la crescita istituzionale. Nuove avventure sotterranee rappresenta un ulteriore passo nella lunga relazione tra MAXXI e Ghella, coronato dalla generosa donazione di 48 opere fotografiche che sono diventate parte delle Collezioni del Museo. È un esempio virtuoso di partnership tra pubblico e privato a sostegno della creatività.”

Federico Ghella, Vice Presidente di Ghella, ha spiegato: “Nuove avventure sotterranee è il secondo capitolo di un progetto che mira a raccontare la nostra storia attraverso la prospettiva non filtrata di un gruppo di artisti italiani. Questo investimento culturale ci ha permesso di esportare la nostra competenza ingegneristica e la nostra cultura nel mondo, ridefinendo l’intera immagine di Ghella. Guardando le immagini di questa collezione, mi rendo conto di quanta bellezza possa essere nascosta nelle nostre avventure quotidiane.”

Un’Eredità Centenaria:

Ghella, fondata nel 1894, è la più antica grande azienda infrastrutturale italiana, specializzata in scavi sotterranei. Ha realizzato i tunnel della Ferrovia Transiberiana (1898) e i tunnel della metropolitana subacquea di Sydney. Oggi, i cantieri di Ghella sono attivi a livello planetario, concentrandosi principalmente su progetti infrastrutturali strategici. Il 2024 segna un anno particolarmente significativo per l’azienda, che celebra il suo 130º anniversario. La mostra al MAXXI Extra Space è uno dei progetti specifici pianificati per commemorare questo traguardo.

Dettagli della Mostra:

Per “Nuove Avventure Sotterranee,” i cinque fotografi selezionati hanno documentato liberamente la creazione di grandi opere in Italia, Canada, Argentina, Australia e Nuova Zelanda. La mostra presenta oltre cento immagini in cui gli artisti hanno osservato e interpretato le infrastrutture, lasciando una “distanza poetica” tra i cantieri e la loro rappresentazione.

Alessandro Dandini de Sylva, curatore della mostra, ha spiegato: “Nuove avventure sotterranee è un progetto che tratta gli scavi sotterranei come un’opportunità straordinaria per un viaggio attraverso il paesaggio, la sua storia e il suo presente in evoluzione. Le campagne fotografiche che compongono questa collezione sono una risorsa preziosa perché aiutano a rinnovare l’immaginario dei grandi cantieri ingegneristici, combinando abilmente documentazione e sperimentazione, e delineando la direzione delle future trasformazioni urbane del XXI secolo.”

La mostra è accompagnata da un cofanetto di sei volumi, progettato da Filippo Nostri e pubblicato da Quodlibet.